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Sospensione AstraZeneca, Speranza: “Chi ha ricevuto prima dose stia tranquillo, ma era giusto fare una verifica”

Si lavora anche per consentire agli infermieri di contribuire alla campagna vaccinale, in previsione dell'arrivo di forniture massicce di Johnson & Johnson

16 mar 2021

"Chi ha fatto già il vaccino AstraZeneca non ha ragione di essere preoccupato, questa è una pausa solo precauzionale. I vaccini sono e restano l'arma fondamentale con cui uscire da questi mesi difficili". È quanto affermato dal ministro della Salute, Roberto Speranza, in occasione dell'evento 'Online Talk Sanità - Strategie per la Riforma del Sistema e Vincere la Pandemia'.



Ha poi rimarcato che la “decisione di sospendere AstraZeneca è di natura precauzionale ed è emersa dopo una valutazione dell'istituto tedesco per i vaccini. C'è stato un confronto tra i ministri della Salute: ora i governi attendono il giudizio Ema per giovedì e siamo fiduciosi che possano emergere tutti gli elementi di rassicurazione per consentirci di riprendere la vaccinazione”. Ma, ha insistito, “è giusto avere cautela". "Quando emergono fatti nuovi come ieri – ha detto il ministro - è giusto fermarsi per fare una verifica, questo deve aumentare fiducia dei cittadini". In merito alla richiesta di uno scudo legale da parte dei medici, Speranza la ritiene “giusta e comprensibile”. “Penso che il governo debba lavorare nelle prossime ore per dare una risposta positiva a questa richiesta”, ha aggiunto annunciando “massima disponibilità".

Riguardo alle forniture di vaccini, rispondendo alle domande del direttore del Corriere della sera, Luciano Fontana, il ministro ha spiegato che “nel secondo trimestre ci aspettiamo oltre 50 milioni di dosi, di cui 7,3 milioni di Johnson & Johnson che è un monodose, e nel terzo trimestre ci aspettiamo fino a 80 milioni di dosi, quindi c'è un'accelerazione forte che dobbiamo poi tradurre in capacità logistica di somministrare i vaccini sul territorio". Per questo, ha detto, "stiamo lavorando a una norma che consentirà anche agli infermieri di contribuire alla campagna vaccinale, e anche alle farmacie. Stiamo organizzando una rete articolata".

Nel video il professor Giovanni Rezza, direttore generale della prevenzione presso il Ministero della Salute, e il ministro della Salute Roberto Speranza




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