POLITICA ITALIA

Stretta sul controllo della Corte dei Conti: resta alta la polemica

Per i magistrati contabili non va bene nemmeno lo scudo erariale, "non ha fondamento giuridico". Lighthouse reports: "Su Cutro l'Italia ha mentito"

Nel giorno della Festa della Repubblica, con le massime cariche dello Stato prima all'Altare della patria poi ai Fori Imperiali, per la parata delle forze armate e della società civile, continua l'eco delle polemiche per la stretta al controllo della Corte dei Conti sul Pnrr: approvato infatti dalle commissioni Affari Costituzionali e Lavoro l'emendamento del governo che esclude il controllo concomitante della Corte, che dunque non potrebbe più intervenire in itinere, e proroga fino al giugno 2024 lo scudo erariale, che limita la possibilità di contestare il danno erariale solo ad alcuni casi rilevanti e che per i magistrati contabili non ha fondamento giuridico. A nulla sono valsi i tentativi delle opposizioni di bloccare l'emendamento. Plaude all'iniziativa del governo il presidente emerito della Corte Costituzionale Sabino Cassese: da lunedì il decreto sulla pubblica amministrazione, con l’emendamento approvato, sarà in Aula, mentre dall'Ue fanno sapere che l'Europa monitorerà attentamente. Infine in un rapporto pubblicato da Lighthouse reports, collettivo di giornalisti che opera nei campi della migrazione, clima, conflitti e corruzione, si legge che il governo italiano “ha mentito” sul naufragio del barcone a Cutro lo scorso 26 gennaio, costato quasi cento vittime tra cui numerosi bambini: Roma e i vertici di Frontex sapevano che l'imbarcazione era in difficoltà, “ma nonostante ciò – si legge – hanno deciso di non intervenire, e in seguito hanno cercato di nascondere quello che sapevano”.

Nel video le interviste a Alessandro Alfieri, senatore Partito Democratico, e a Ettore Rosato, deputato Azione-Italia Viva

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