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Superbonus edilizio: il governo Meloni tira dritto

la corrispondenza di Antonello De Fortuna

20 feb 2023
La corrispondenza di Antonello De Fortuna
La corrispondenza di Antonello De Fortuna

"Nessuna modifica al decreto che blocca cessioni e sconti in fattura dei bonus edilizi". Il governo di Roma tira dritto, anche se è alla ricerca di una soluzione che eviti la crisi del settore dell'edilizia. Prima di tutto però bisognerà attendere il parere definitivo di Eurostat - l' Ufficio statistico dell'Unione europea - che dovrà stabilire se i crediti di imposta, attualmente nei cosiddetti "cassetti fiscali", una volta sbloccati e assorbiti dal sistema bancario, potranno essere conteggiati dallo Stato nel deficit del 2022 o, invece, nel disavanzo del 2023, condizionando di fatto i conti della prossima finanziaria.

Se - come spera Palazzo Chigi - i crediti potranno essere contabilizzati nei conti dello scorso anno, la soluzione potrebbe essere quella di utilizzare - da parte dei soggetti interessati - compensazioni tramite i modelli F24 presentati in banca, oppure -coinvolgendo la Cassa depositi e prestiti, ricorrere alla cartolarizzazione dei crediti.

All'interno della maggioranza c'è chi, pur criticando la misura divenuta bandiera del Movimento Cinquestelle, preme per andare incontro al settore dell'edilizia e al suo indotto. 

In attesa della pronuncia di Eurostat, prevista per mercoledì, a Palazzo Chigi sono stati ricevuti i rappresentanti di banche e delle categorie imprenditoriali coinvolte, che vantano 15 miliardi di crediti di imposta verso lo Stato; fuori dalle convocazioni i sindacati dei lavoratori, che minacciano lo sciopero contro il decreto. La strada prospettata dall'esecutivo è quella delle compensazioni tramite lo sconto sul pagamento delle tasse sugli F24 bancari. Ipotesi giudicata positivamente dalla maggior parte delle associazioni delle aziende. 

Nel servizio Maurizio Gasparri Senatore di FI






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