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Taglio dei parlamentari, anche la Lega firma per il referendum. M5S: "Incollati alle poltrone"

Il Miur si divide in Ministero dell'Istruzione e Ministero dell'Università e Ricerca

10 gen 2020

Il Miur si divide, da una parte il ministero dell'Istruzione, guidato da Lucia Azzolina che prende così il posto del dimesso Fioramonti, dall'altra quello dell'Università e Ricerca, che sarà retto da Gaetano Manfredi. Il relativo decreto è già stato firmato dal presidente della Repubblica dopo il via libera all'ultima riunione del Consiglio dei ministri. Intanto si complica il taglio del numero dei parlamentari già approvato dalle Camere: dopo aver detto sì in Aula infatti, la Lega ci ha ripensato e grazie alle sue firme è stato raggiunto e superato il numero minimo di 64 sottoscrizioni di senatori per presentare un referendum che si opponga al taglio. Fallita invece la raccolta firme dei Radicali nelle piazze: ne servivano 500mila, ne sono arrivate solo 669. Secondo il M5S la Lega si conferma “incollata alle poltrone”, ma in questo periodo i pentastellati hanno più di un problema interno cui pensare: altri due deputati hanno dato le dimissioni per iscriversi al gruppo Misto della Camera, e al Senato arriva un documento di tre pagine dove si chiede, tra le altre cose, un organo collegiale democraticamente eletto al vertice, e a qualcuno è apparso un chiaro attacco al doppio incarico di Di Maio, e che la piattaforma Rousseau sia sotto il controllo del Movimento. Sempre in casa 5Stelle, secondo i probiviri dovrebbero essere tra i 45 e i 50 i parlamentari non in regola con la restituzione dello stipendio.


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