CORONAVIRUS

Test anti-Covid al rientro, si stima siano almeno 10mila gli italiani in vacanza all'estero

Il presidente Conte replica dopo gli avvisi di garanzia ricevuti: "Abbiamo sempre agito con coscienza, per preservare gli interessi della comunità"

“Sono state decisioni impegnative e sofferte, assunte senza disporre di un manuale, di protocolli di azione – scrive il presidente del Consiglio Giuseppe Conte – Abbiamo sempre agito con coscienza, senza la pretesa di essere infallibili, ma nella consapevolezza di dover sbagliare meno possibile, per preservare gli interessi della comunità”. E' la risposta agli avvisi di garanzia ricevuti, insieme ad altri 6 ministri del governo, dopo le denunce presentate in tutta Italia per la gestione della pandemia. Denunce per reati che vanno da abuso d'ufficio fino a delitti contro la salute pubblica e ad attentato contro la Costituzione, ma che la stessa Procura di Roma, ha puntualizzato Palazzo Chigi “ritiene infondate e da archiviare”. Fosche intanto le previsioni del coordinatore del Comitato tecnico scientifico Miozzo: “Nuovi lockdown saranno inevitabili se la situazione sfugge. (adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({}); I numeri della pandemia sono ancora governabili – aggiunge – ma la fase è precaria”. Le Regioni si stanno attrezzando per eseguire test anti-Covid per chi rientra da Spagna, Malta, Grecia e Croazia. Si stima siano almeno 10mila gli italiani che dovranno sottoporvisi. L'Emilia Romagna ha puntualizzato che non ci sarà quarantena mentre si attende l'esito del tampone. E sulle badanti, per chi proviene da Romania, Bulgaria o Stati extra Schengen c'è l'obbligo di autodichiararsi, ai fini dell'autoisolamento di 14 giorni, con 2 tamponi da effettuare a inizio e fine quarantena. I dati parlano di 523 nuovi positivi, dunque in aumento, così come le terapie intensive, 2 più di ieri, e i ricoverati con sintomi, 7 di più. 6 i morti, in calo. 37 i casi in Emilia Romagna, di cui 20 asintomatici, un solo caso in più a Rimini, senza sintomi. Nel mondo l'India con le sue 47mila vittime supera il Regno Unito per numero di morti e diventa il quarto Paese al mondo per decessi da coronavirus: solo ieri segnalati quasi 67mila nuovi contagi. Al primo posto sempre gli Stati Uniti, con altri 1.500 decessi in un giorno: secondo il New York Times inoltre, i morti totali sarebbero già oltre 200mila, molti di più dei 166mila conteggiati dalla John Hopkins. E dopo aver riaperto le scuole a Berlino, solo lo scorso lunedì, una è già stata richiusa per nuovi contagi: sette le scuole in cui si sono registrate nuove infezioni.

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