Testimoni di Geova precisano sulla notizia della 'perseguitata'

Testimoni di Geova precisano sulla notizia della 'perseguitata'.

"Ci rattrista molto che l’articolo attribuisca a una confessione religiosa riconosciuta dallo Stato una condotta gravemente riprovevole (se non addirittura criminosa) sulla sola base delle accuse di una fuoriuscita ostile - scrivono i Testimoni di Geova -  e senza accertare la “verità sostanziale” dei fatti. Facendo riferimento alla notizia riportata dal Corriere Romagna circa l'apertura di una inchiesta della Procura di Rimini.

"L’assenza di “qualsiasi profilo discriminatorio” nel comportamento dei Testimoni di Geova nei confronti dei fuoriusciti è stata ribadita nuovamente – per l’ennesima volta – da una sentenza dalla Corte di Cassazione del 2017, prosegue la nota. La Corte ha affermato che “i diritti fondamentali della persona” sono “di certo non intaccati dalla libera scelta di alcuni soggetti, o anche da una categoria di soggetti, di non avere o interrompere dei rapporti sul piano personale”. 

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