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Tragedia Mottarone: accolto il patteggiamento per nonno di Eitan

Legale bambino, 'soddisfatto per l'esito della vicenda'

15 dic 2022
Tragedia Mottarone: accolto il patteggiamento per nonno di Eitan

Il gup Pietro Balduzzi ha accolto la richiesta di patteggiamento a un anno e 8 mesi, pena sospesa, per Shmuel Peleg, nonno materno dell'unico sopravvissuto della tragedia del Mottarone, il piccolo Eitan. Accolta anche la richiesta di patteggiamento di Gabriel Alon Abutbul, complice del nonno, a un anno e 6 mesi, sempre con pena sospesa.

"E' la soluzione giusta per il bene del bambino: l'unica che si poteva percorrere anche nell'interesse delle famiglie. Ci auguriamo che sia la svolta per questa dolorosa vicenda, e si possa finalmente voltare pagina". E' il commento rilasciato a caldo dagli avvocati Sara Carsaniga e Mauro Pontini, subito dopo essere usciti dall'ufficio del gup di Pavia, Pietro Balduzzi, che questa mattina ha accolto la richiesta di patteggiamento a 1 anno e 8 mesi (pena sospesa) per il loro assistito Shmuel Peleg, nonno materno di Eitan, il bambino di 7 anni unico sopravvissuto della tragedia della funivia del Mottarone del 23 maggio 2021. Il giudice ha accolto anche il patteggiamento, a 1 anno e 6 mesi (pena sospesa), per Gabriel Alon Abutbul, presunto complice del nonno nel rapimento del piccolo avvenuto l'11 settembre 2021, quando aveva 6 anni e venne portato in Israele. "Leggendo la motivazione della sua decisione - hanno aggiunto i legali del nonno - il giudice ha evidenziato il clima di conflittualità presente tra le due famiglie. Ma è anche emerso che il bambino era felice di andare con il nonno in Israele. Non c'è stata nei suoi confronti nessuna violenza o costrizione". "Analizzeremo con molta attenzione la motivazione della decisione del gup - hanno spiegato ancora gli avvocati Carsaniga e Pontini -. In attesa che emerga finalmente la verità dall'inchiesta sulla caduta della funivia del Mottarone, una tragedia nella quale hanno perso la vita 13 persone e l'unico sopravvissuto è rimasto senza i suoi genitori e il fratellino, ci auguriamo che su questa vicenda cali il silenzio. Lo si deve prima di tutto a Eitan. E' una questione privata, diventata sin troppo pubblica. E non si può neppure ridurla a una contrapposizione, quasi tra tifosi, tra Italia e Israele".

"Oggi in udienza ho revocato la costituzione di parte civile anche nei confronti del signor Alon a seguito dell'intesa raggiunta. Sono molto soddisfatto di come si sia definita la vicenda, in quanto il minore potrà proseguire il suo percorso di recupero in serenità, lontano dal clamore mediatico che la vicenda ha inevitabilmente suscitato". Lo sottolinea in una nota l'avvocato Fabrizio Ventimiglia, legale di Eitan, dopo l'udienza di oggi davanti al gup di Pavia, Pietro Balduzzi, nella quale sono stati accolti i patteggiamenti a 1 anno e 8 mesi per Shmuel Peleg, nonno materno del bambino, e a 1 anno e 6 mesi per Gabriel Alon Abutbul, entrambi accusati del rapimento del bambino. "Devo riconoscere come tutte le parti abbiano lavorato nella stessa direzione, anteponendo l'interesse del bambino - aggiunge l'avvocato Ventimiglia -. Il bene di Eitan non era infatti certo quello di coltivare questo processo, bensì quello di ritrovare quanto prima quell'armonia familiare che è stata bruscamente spezzata dalla tragedia del Mottarone; tragedia che è e resta del tutto inaccettabile anche alla luce di quanto sta emergendo nel corso dell'incidente probatorio a Verbania, con gravissime reiterate omissioni da parte dei soggetti che avrebbero dovuto garantire la sicurezza del trasporto pubblico. È impensabile che ai giorni nostri in Italia si debba avere paura a salire su una funivia".





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