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Turismo a rilento. A Rimini alberghi e spiagge ancora vuoti, buone prospettive per agosto

Rinaldis: "Il settore che soffre di più è quello alberghiero. Ci sono turisti solo al weekend e mancano gli stranieri".

di Maria Letizia Camparsi
6 lug 2020

Si riparte in ritardo e si riparte lentamente. La stagione estiva a Rimini deve ancora decollare e le spiagge non si affollano se non è il weekend. Si può fare il bagno, giocare a beach volley, andare al bar: tutte cose che un mese e mezzo fa erano vietate a causa del Covid. Ma la pandemia pesa molto sul turismo, che rappresenta il 13% del Pil italiano, e oggi si scontano ancora le conseguenze. Tra chi soffre di più c’è il settore alberghiero: oltre 400 strutture in Riviera accettano il bonus vacanze come forma di pagamento, ma nonostante questo sono ancora pochi gli ospiti che si fermano per più di un weekend e anche la presenza di stranieri è sensibilmente ridotta. "La gente ha ancora paura - constata Patrizia Rinaldis, presidente Federalberghi Rimini - ma pian piano stiamo ripartendo e per fortuna quasi tutti gli albergatori a Rimini hanno scelto di riaprire".

Se gli alberghi e le spiagge appaiono ancora semivuoti, le previsioni per agosto rincuorano: le prenotazioni sembrano tornare quasi a pieno regime e in tanti, tra quelli che non hanno consumato tutte le ferie durante il lockdown, lo hanno scelto come mese per le vacanze. "Ad agosto si attende molta più affluenza di ora - spiega Mauro Vanni, presidente Cooperativa bagnini Rimini Sud - anche se non sarà comunque come l'estate scorsa".

Nel video le interviste a Patrizia Rinaldis, presidente Federalberghi Rimini, e a Mauro Vanni, presidente Cooperativa bagnini Rimini Sud


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