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Turismo: tra voglia di partire e incertezze

Turismo: tra voglia di partire e incertezze.

Gli albergatori della Romagna sono preoccupati, e anche arrabbiati. A dar voce alla protesta Massimo Cavalieri il presidente dell'Associazione Italiana Albergatori di Cattolica che ha dichiarato all'Ansa di aver lanciato un sondaggio tra i suoi associati dal quale è emerso che 8 strutture su 10 pensano di restare chiuse per la prossima stagione. Nella fase 2, lamentano gli albergatori, il turismo è stato appena menzionato. Mancano protocolli di sicurezza e certezze legali se un dipendente si ammala. Servono date certe sulle aperture tra regioni, anche se resta in ogni caso l'interrogativo sull'opportunità di aprire, dato che il turismo estero è chiuso e quello interno non basta a coprire il fabbisogno.

Sullo stesso tono, da Riccione, il presidente di Federalberghi Bruno Bianchini, che chiede “alcune certezze almeno da punto di vista di possibili date di riferimento”. La voglia di ripartire c’è, prosegue, ma servono “tutele” per gli albergatori stessi, i collaboratori, i fornitori e i clienti. “L’incertezza di non avere una data genera disdette e non produce nuove prenotazioni”, fa notare invece Andrea Ciavatta di Family Hotels, mentre Claudio Righetti di Bike Hotels sottolinea che “abbiano bisogno della data ma anche di avere i protocolli approvati”.

“Darci una mano a lavorare - afferma il sindaco di Riccione Renata Tosi -  sarebbe un aiuto all’economia dell’Italia intera”. “Il governo- aggiunge- deve ascoltare i sindaci delle città balneari: a oggi non avere ancora alcuna certezza su date e modalità di apertura degli stabilimenti balneari mette tutto il comparto in difficoltà’”. Difficoltà’, le fa eco il presidente della Cooperativa bagnini di Riccione, Diego Casadei, che “potranno essere insuperabili. Si potranno immaginare delle disposizioni modulabili nel tempo e a seconda delle situazioni, ma bisogna partire da un punto fermo e bisogna saperlo ora per poter affrontare la stagione che sara’ purtroppo già di per se stessa molto difficile”. 

Ieri intanto il “G20” dei comuni balneari hanno chiesto al governo di far partire la stagione balneare il 1° giugno: «Non abbiamo altre chance, abbiamo solo l’estate. "Noi il 1 giugno saremo pronti!". Lorenza Bonaccorsi, sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali con delega al turismo, ha assicurato che si farà portavoce delle istanze e le porterà nel prossimo Consiglio dei Ministri.

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