RIMINI

Uccise la moglie malata. "Un atto di amore", si giustificò; fissata l'udienza

la Procura della Repubblica ne ha chiesto il rinvio a giudizio per omicidio volontario aggravato

Uccise la moglie malata. "Un atto di amore", si giustificò; fissata l'udienza.

Uccise la moglie malata di Alzheimer e tentò di suicidarsi, la Procura della Repubblica ne ha chiesto il rinvio a giudizio per omicidio volontario aggravato e l'udienza è stata fissata per il 17 maggio del 2022 davanti gip del Tribunale di Rimini. Il 22 giugno dell'anno scorso, l'ex infermiere di 75 anni, Filippo Maini assassinò Luisa Bernardini, gravemente malata, e poi si giustificò dicendo che non era stato un omicidio "ma un atto d'amore". Quelle parole il 75enne le scrisse prima di tentare il suicidio, stremato dal dolore della malattia della moglie e dai sensi di colpa. A chiamare i carabinieri e a salvare la vita all'ex infermiere fu una amica di famiglia. Marito e moglie avevano deciso insieme di farla finita usando dei famaci. (ANSA)
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