È morto per un colpo di pistola alla testa Paolo Taormina, 21 anni, ucciso nella notte tra sabato e domenica nel centro di Palermo mentre tentava di sedare una rissa. Il giovane era intervenuto per soccorrere un coetaneo vittima di un pestaggio, ma uno degli aggressori ha estratto un’arma e ha sparato, colpendolo mortalmente. L’omicidio è avvenuto intorno alle tre del mattino nei pressi del Teatro Massimo, in una delle zone di movida più frequentate della città.
In poche ore i carabinieri hanno individuato e fermato Gaetano Maranzano, che davanti agli inquirenti avrebbe ammesso le proprie responsabilità. Secondo la ricostruzione, il giovane avrebbe detto di aver perso la testa alla vista di Taormina, sostenendo che "in passato aveva importunato la mia ragazza”. La vittima, molto conosciuta in città, gestiva insieme ai genitori il locale “O Scrusciu”, poco distante dal luogo del delitto.
Davanti alla serranda chiusa, amici e cittadini hanno lasciato fiori e biglietti in sua memoria. “Ma come si fa a sparare in testa a un ragazzo? La mia vita è distrutta”, ha detto in lacrime la madre. Il sindaco di Palermo ha definito il fatto “una tragedia che ferisce tutta la comunità”, sottolineando la necessità di “restituire sicurezza e spazi di vita serena ai giovani”. Intanto gli investigatori continuano a raccogliere testimonianze e ad analizzare le immagini delle telecamere della zona per ricostruire con precisione la dinamica della sparatoria.