2 febbraio 1979: muore Sid Vicious

2 febbraio 1979: muore Sid Vicious.
Quella di Sid Vicious, all’anagrafe John Simon Ritchie, è una delle personalità più controverse del mondo della musica. Un'infanzia alquanto travagliata la sua: la madre Anne era una tossicodipendente, mentre il padre John, una guardia di Buckingham Palace con la passione per il Jazz e il trombone, lasciò lui e la moglie senza fare più ritorno.

A 18 anni cominciò ad avvicinarsi alla nascente scena punk inglese. In quel periodo conobbe John Lydon, meglio conosciuto come Johnny Rotten, cantante dei Sex Pistols, che dopo poco tempo lo invitò a entrare nella band con il ruolo di bassista, nonostante Sid Vicious non sapesse suonarlo.

Sid Vicious, ormai entrato a pieno regime nella band, nel 1977 conobbe Nancy Spungen che poco dopo venne trovata priva di vita, al Chelsea Hotel di New York, con diverse ferite da coltello. Sid Vicious, unico presente, venne incriminato e arrestato, ma subito rilasciato su cauzione pagata dalla casa discografica dei Sex Pistols all’epoca, la EMI. Sid Vicious non ammise mai di aver commesso il fatto poiché in quel momento si trovava in uno stato confusionale dovuto all’abuso di eroina.

La situazione gli sfuggì di mano a tal punto che la band fu costretta a sostituirlo con Matlock, perchè si presentò troppo ubriaco alle sessioni per la registrazione di Never Mind The Bollocks. Dopo una serie di azioni violente, venne nuovamente arrestato. Il 1° febbraio del 1979 venne rilasciato e, per festeggiare, Sid assunse una massiccia dose di eroina a casa della nuova fidanzata Michelle Robinson, e fu trovato morto il mattino seguente. Una overdose non lo fece tornare.

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