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43 anni fa la strage di Ustica, Mattarella: "Ricercare i tasselli mancanti"

di Monica Fabbri
27 giu 2023

E' una storia di misteri e non è una storia solo italiana. "Una completa verità su una delle pagine più dolorose e buie della nostra recente storia - afferma il Presidente Mattarella - non è stata pienamente raggiunta. Una cappa oscurò circostanze e responsabilità”. La sera del 27 giugno di 43 anni fa un aereo di linea in viaggio da Bologna a Palermo, con 81 persone a bordo, di cui 13 bambini, precipitò nel mare vicino Ustica. Morirono tutti. Fu difficile aprire varchi alla verità sulla strage; anche a causa di opacità e ambiguità - sottolinea il Capo dello Stato, che rimarca il prezioso impegno dei familiari. Alla loro tenacia e alla professionalità di donne e uomini delle istituzioni – dice Mattarella - si devono i passi avanti compiuti per smentire l'ipotesi iniziale di un cedimento strutturale del velivolo e ricostruire la dinamica degli eventi". La strage di Ustica è una storia di indagini e depistaggi, bugie, smentite. Sullo sfondo migliaia di pagine di perizie incrociate. Cosa accadde veramente? La tesi della bomba è stata sconfessata in più sedi, resta quella che il Dc9 passeggeri, quel 26 giugno del 1980, fu vittima di un'azione di guerra: da una parte Francia e Stati Uniti, dall'altra la Libia di Gheddafi. Le indagini aperte nel 2008 non sono mai state chiuse. A questa storia, non solo italiana, manca ancora la parola giustizia. Da qui l'invito di Mattarella “a non desistere, e a ricercare i tasselli mancanti”.





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