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A un anno dalla guerra parleranno Biden e Putin

La corrispondenza da Washington di Marco Liconti (LA PRESSE)

18 feb 2023

Washington - Cina e guerra in Ucraina. Ancora una volta sono questi i fronti caldi sui quali si sono confrontati questa settimana gli Stati Uniti. "Non mi scuso, ma spero di poter parlare presto con Xi Jinping", ha detto il presidente Joe Biden, intervenendo per la prima volta pubblicamente sull'abbattimento del pallone spia cinese del 4 febbraio. Questo, mentre permane il mistero sull'origine e la natura degli altri tre oggetti volanti abbattuti nei giorni scorsi cieli del Nordamerica. Questi ultimi tre oggetti, per i quali ormai si sono perse le speranze di poterne recuperare i resti, non sono legati alla Cina, ha ripetuto più volte la Casa Bianca. E' apparso come un segnale distensivo, così come appare un tentativo di recuperare il filo del dialogo tra Washington e Pechino, la possibilità che il segretario di Stato americano Antony Blinken possa incontrare il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, a margine della Conferenza sulla Sicurezza in corso a Monaco di Baviera.

Nel frattempo, in settimana è trapelata la notizia che il responsabile del Pentagono per la Cina, Michael Chase, è volato a Taiwan, dove si intensificano le provocazioni da parte di Pechino, con le continue violazioni dello spazio aereo e marittimo dell'isola. Proprio a Monaco, il cinese Wang ha annunciato che la Cina intende lanciare una proposta di pace per la guerra in Ucraina. Nei prossimi giorni, Wang sarà a Mosca, nella prima visita di un membro del governo cinese dall'inizio dell'invasione russa. Di un possibile negoziato di pace non sembrano, almeno pubblicamente, convinti gli Stati Uniti, che con la vice presidente Kamala Harris, presente a Monaco, hanno ufficialmente accusato la Russia di crimini di guerra.

Il negoziato è escluso anche dal presidente ucraino Zelensky, che ha rinnovato l'appello all'Occidente per un maggiore sostegno militare al suo Paese, che si appresta ad affrontare una nuova offensiva russa, come indicano i movimenti delle truppe di Mosca ai confini. A confermare, ancora una volta, l'impegno americano per Kiev sarà il presidente Joe Biden, che la prossima settimana sarà in Polonia, in occasione del primo anniversario della guerra. A Varsavia, martedì Biden pronuncerà un discorso. La data non è stata scelta a caso. E' la stessa nella quale parlerà anche Vladimir Putin, a un anno dall'inizio di una guerra che non è in grado di vincere e nella quale si sta giocando la stessa sopravvivenza del suo sistema di potere.

La corrispondenza da Washington di Marco Liconti (LA PRESSE)





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