
Si è spento a 91 anni Frits Bolkestein, ex Commissario europeo ai tempi di Romano Prodi e ideatore della direttiva che porta il suo nome, simbolo della liberalizzazione del mercato dei servizi nell'Unione Europea. Malato da tempo, è deceduto lunedì nella casa di riposo Rosa Spier Huis a Laren, nei Paesi Bassi, dove risiedeva dal 2022.
La direttiva Bolkestein, presentata a Bruxelles nel 2004 e approvata nel 2006, fu concepita per favorire la circolazione dei servizi all’interno dell’Ue e rafforzare la competitività, in linea con la Strategia di Lisbona. Tuttavia, divenne presto uno dei provvedimenti più contestati nella storia dell’Unione, suscitando forti opposizioni soprattutto in Italia. Balneari, ambulanti e tassisti criticarono la norma, accusandola di incentivare il dumping sociale e abbassare tutele e salari.
La direttiva è stata per anni bersaglio della Lega, che ha organizzato centinaia di manifestazioni per chiederne l’abolizione. "Il danno è stato ridotto, ma resta sensibile", dichiarava Umberto Bossi prima del voto a Strasburgo. Matteo Salvini, nel 2021, ribadiva: "Va smontata pezzo per pezzo e riga per riga". Di visione opposta Matteo Hallissey, presidente di +Europa e Radicali Italiani, che ha sempre difeso la normativa: "In Italia serviva e serve come l’aria. Ha dato uno strumento per scardinare le corporazioni che ostacolano l’economia".
Anche i balneari hanno espresso cordoglio per la scomparsa di Bolkestein, pur ribadendo che la sua direttiva è stata "strumentalizzata per favorire grandi multinazionali a scapito di un settore che oggi occupa 300 mila lavoratori e rappresenta un’eccellenza del turismo Made in Italy".