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Anche l'uomo mangia la plastica, 5 grammi ogni settimana

di Filippo Mariotti
13 giu 2019
Foto: Marine Megafauna Foundation
Foto: Marine Megafauna Foundation

La microplastica è presente nelle acque di tutto il mondo partendo da quella di superficie per finire nelle falde. Frutti di mare, birra e sale sono gli alimentari con i più alti livelli registrati. Secondo lo studio “No Plastic in Nature: Assessing Plastic Ingestion from Nature to People” condotto dall'Università di Newcastle, a nord di Sydney, e commissionato dal WWF, se ne ingeriscono fino a 2.000 minuscoli frammenti per settimana, che corrispondono a circa 5 grammi, l'equivalente in peso di una carta di credito. In un anno diventano 250 grammi.

"I risultati - dichiara Marco Lambertini, direttore internazionale del Wwf - segnano un importante passo avanti nel comprendere l'impatto dell'inquinamento da plastica sugli esseri umani e devono servire da campanello d'allarme per i governi". “Si tratta di un problema globale – continua - che può essere risolto solo affrontando le cause alla radice. Se non vogliamo plastica nel corpo, dobbiamo fermare i milioni di tonnellate di plastica che continuano a diffondersi nella natura. È necessaria un'azione urgente a livello di governi, di imprese e di consumatori, e un trattato globale con obiettivi globale”.


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