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Assalto al Congresso, Trump “scandalizzato dalla violenza”; muore poliziotto, è la quinta vittima

8 gen 2021
Assalto al Congresso, Trump “scandalizzato dalla violenza”; muore poliziotto, è la quinta vittima

Dopo l'assalto al Congresso da parte dei sostenitori di Donald Trump, cade la prima testa. Secondo alcuni media citati dall'Ansa, la speaker della Camera, Nancy Pelosi, avrebbe chiesto il siluramento del capo della polizia del Congresso (“Capitol Police”) che si dimetterà il 16 gennaio, prima della cerimonia dell'Inauguration Day del 20 gennaio, quando cioè Joe Biden giurerà e si insedierà alla Casa Bianca. Dagli scontri è scaturita la quinta vittima: si tratta di Brian Sicknick, un agente di polizia, morto in seguito alle ferite riportate durante gli scontri. 

Intanto Trump, in un video in cui si rivolge agli americani, per la prima volta riconosce che il 20 gennaio si insedierà una nuova amministrazione, senza però mai nominare Joe Biden. "Il mio obiettivo ora è di assicurare una transizione dei poteri tranquilla e ordinata", ha aggiunto. Si dice poi scandalizzato dalla violenza e ha lanciato un appello alla riconciliazione nel Paese. "È l'ora di raffreddare gli animi e di ripristinare la calma. Bisogna tornare alla normalità dell'America", ha aggiunto Trump nel video postato su Twitter. "Voi non rappresentate il nostro Paese e chi ha infranto la legge pagherà", ha poi affermato rivolto a chi ha assaltato la sede del Congresso. Un appello alla riconciliazione che però non ha frenato lo stillicidio di “congedi”. L'ultima lettera di dimissioni al presidente uscente porta infatti la firma del ministro dell'Istruzione Betsy DeVos.

I leader democratici in Congresso, Nancy Pelosi e Chuck Schumer, hanno invece richiesto il ricorso al 25esimo emendamento e, in caso contrario, si sono detti pronti anche a un nuovo impeachment. Ma il vicepresidente Mike Pence, che ha un ruolo fondamentale per innescare l'eventuale rimozione del presidente, sarebbe contrario. E anche Joe Biden ha fatto sapere di non essere interessato a una discussione divisiva. Dunque l'ipotesi di un Trump cacciato dalla Casa Bianca prima del tempo sembrerebbe tramontare. Ma sulla testa del presidente uscente aleggia anche lo spettro di un'incriminazione per aver contribuito ad incitare quanto accaduto in Congresso: "Il Dipartimento di Giustizia prenderà in considerazione l'ipotesi di capi accusa per reati penali contro chiunque abbia giocato un ruolo nella vicenda", ha assicurato il procuratore federale di Washington. Sempre che Trump non decida di auto graziarsi prima della fine del mandato, per proteggersi da possibili futuri procedimenti giudiziari a livello federale.  

Sull'assalto a Washington si concentra l'ultimo Tg Speciale, condotto dal Dg Carlo Romeo che dialoga con Alan Friedman



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