Bombardamenti su Kiev, il G7 "siamo uniti nessuno ci dividerà"

Macron e Johnson " possibile cambiare il corso della guerra, ma 'no' ad una soluzione negoziata ora"

La guerra torna a far paura a Kiev, quattro esplosioni sono state udite distintamente nella capitale ucraina, ancor prima dell'alba di oggi. Tra le vittime anche una bimba di 7 anni. Bombardamenti che il presidente Usa Joe Biden, in Germania per il G7, ha definito un atto di 'barbarie' . L'attacco è avvenuto alle 6.30 locali, annunciato da una allerta risuonata più volte nella notte nella capitale ucraina. "Il vertice del G7 deve rispondere con più sanzioni contro la Russia e più armi pesanti per l'Ucraina", scrive  il ministro degli Esteri ucraino Kouleba, chiedendo di "sconfiggere l'imperialismo malato" dopo il lancio di missili russi questa mattina su Kiev. La risposta è un forte messaggio di unità dai leader del G7. Putin "spera che qualcuno nel G7 e nella Nato si divida, ma non è affatto accaduto e non accadrà", assicura Biden dopo un incontro prima del summit con il cancelliere Scholz, che rilancia: "siamo uniti, stiamo insieme. Questo è il nostro chiaro messaggio a Putin".

Sul price cap, il limite di presso per il petrolio proposto dagli Usa, Parigi si dice favorevole a "un prezzo massimo al petrolio che venga da tutti i Paesi produttori". Ma il presidente del consiglio Ue Michel spiega che si deve "colpire la Russia e non le nostre economie". Il tema andrà comunque di pari passo a quello del prezzo del gas. Biden vuole anche bandire l'importazione dell'oro russo e Michel auspica un'intesa sbloccare il grano dai porti del Mar Nero. Sull'Ucraina infine il premier britannico Boris Johnson ha messo in guardia il presidente francese Emmanuel Macron contro la tentazione di arrivare "ora" a una soluzione negoziata sull'Ucraina. Secondo Johnson, il rischio è di prolungare ulteriormente "l'instabilità mondiale". I due leader si sono incontrati prima dell'inizio della riunione del G7 in Baviera, dicendosi d'accordo sul fatto che "è un momento critico per l'evoluzione del conflitto ed è possibile cambiare il corso della guerra".

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