Borracce, borse di plastica e tessuti naturali: le regole per una vita “plastic-free”

Sono trecento milioni le tonnellate di plastica che rovesciamo ogni anno nei mari e nell'ambiente. Lo shock dei video che mostrano gigantesche isole di rifiuti galleggiare negli oceani è una triste realtà. Fortunatamente stanno crescendo in tutto il mondo i movimenti “plastic-free”. Negli Stati Uniti si moltiplicano le città americane che hanno messo fuori legge sacchetti e altri imballaggi di plastica. Nelle nostre zone, il Comune di Rimini, sta pensando a misure per eliminare le cannucce dalle spiagge e utilizzare solo bicchieri di carta lavabili e riutilizzabili. Anche sul Titano si sta lavorando da tempo a modelli di sviluppo sostenibile a tutela dell'ambiente.

Il primo passo da compiere è quello di un vero e proprio cambiamento culturale, seguendo alcune semplici regole di vita. Come scrive il quotidiano “Repubblica” saper riciclare significa essere “cool”. Sempre più persone fanno attenzione a non usare sacchetti di plastica per la spesa, acquistano frutta e verdura sfusa e indossano vestiti di fibra naturale. Negli abiti sintetici infatti durante il lavaggio si sprigionano microfibre plastiche che finiscono negli scarichi. Anche le aziende si stanno muovendo in questa direzione virando sull'eco-design: tipologia di produzione industriale per eliminare del tutto o quantomeno ridurre l'impatto negativo sull'ambiente.

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