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Cisgiordania: terminata la battaglia urbana di Jenin

Tsahal completa il ritiro e annuncia il raggiungimento degli obiettivi dell'operazione. Lancio di razzi, ieri, da Gaza; nella notte la risposta dell'aviazione israeliana

5 lug 2023

Al campo profughi di Jenin si è festeggiato, nella notte; inneggiando alle fazioni armate. Ritenuto evidentemente una vittoria – da chi è sceso in strada -, il disimpegno dell'esercito israeliano, dopo due giorni di violenta battaglia urbana. Per le forze dello Stato Ebraico missione compiuta, almeno per ora. Rivendicata la cattura di decine di ricercati, ed il ritrovamento di armi ed ordigni esplosivi. E ciò nel corso di aspri combattimenti, in quello che era considerato da Tsahal un covo di terroristi. Un soldato ha perso la vita; dall'altra parte 12, i palestinesi uccisi. E 3.000 persone in fuga da quella che per 48 ore è stata a tutti gli effetti zona di guerra. L'operazione in Cisgiordania “non sarà la sola”, ha tuonato ieri sera il Premier Netanyahu; impegnato anche sul fronte politico, viste le fibrillazioni connesse alla riforma della giustizia. Ma la priorità resta la sicurezza, visto anche quanto accaduto ieri a Tel Aviv: un furgone lanciato contro la folla ad una fermata d'autobus; l'attentatore – un giovane palestinese - neutralizzato da un civile mentre tentava di accoltellare i passanti. Proprio alla battaglia di Jenin hanno fatto riferimento Hamas e Jihad islamica, parlando di “eroica vendetta”. Tutti gli elementi per una nuova escalation; come confermato dal successivo lancio di 5 razzi da Gaza; intercettati con successo, ha fatto sapere la Difesa israeliana. Che ha risposto con raid aerei; colpito un sito militare – è stato riferito – nel Nord della Striscia.





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