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Commissione europea: secondo le previsioni in Italia il pil crollerà del 9,5%, il debito al 159%

6 mag 2020
Paolo Gentiloni
Paolo Gentiloni

La commissione europea presenta le prime previsioni economiche dallo scoppio dell'emergenza sanitaria. "Sia la recessione che la ripresa saranno disomogenee", "i dati aggregati a livello europeo nascondono considerevoli differenze fra Paesi". Così il commissario Ue all'economia, Paolo Gentiloni. "Tra i Paesi più grandi, l'Italia è stata colpita per prima e con più forza, con le misure di contenimento che ora cominciano ad essere rimosse gradualmente, l'economia comincerà la ripresa dalla seconda metà del 2020. Ciononostante, si prevede che la ripresa italiana prenderà più tempo che negli altri Paesi", ha detto Gentiloni.

Pandemia e lockdown spingeranno l'economia italiana in una "profonda recessione", con una "rimbalzo tecnico nella seconda metà del 2020", sostenuto dalle misure del Governo, e una "parziale ripresa" nel 2021. Le stime vedono il Pil italiano contrarsi del 9,5% quest'anno, e rimbalzare al 6,5% l'anno prossimo.

Nel 2019 il deficit italiano all'1,6% ha segnato uno "storico livello basso", ma nel 2020 "il coronavirus lo spingerà all' 11%". Il debito invece, "stabile" al 134,8% nel 2019, "raggiungerà il 159% nel 2020 e scenderà al 153,5% nel 2021".

"Nonostante una risposta politica rapida e completa sia a livello Ue che nazionale, quest'anno l'economia europea subirà una recessione di dimensioni storiche"- scrive la Commissione Ue. Per l'Eurozona il calo nel 2020 sarà del 7,7% e per l'Ue del 7,4%, ma nel 2021 è previsto un rimbalzo importante: +6,3% nella zona euro e +6,1% nell'Unione.

I dati in tempo reale indicano che l'attività economica in Europa è crollata a una velocità inedita nelle ultime settimane, e le misure di contenimento messe in campo dai Paesi membri a metà marzo per rispondere alla crisi hanno messo l'economia in uno stato di ibernazione". "Vista la gravità di questo shock a livello mondiale senza precedenti, è ora abbastanza chiaro che l'Ue sia entrata nella più profonda recessione economica della sua storia".

Nel 2020 sarà la Grecia, tra i Paesi Ue, a registrare il maggiore crollo del Pil con una flessione del 9,7% ma l'Italia, con un calo del -9,5%, si piazzerà comunque in seconda posizione. Al terzo posto la Spagna (-9,4%) mentre la Francia registrerà il quinto maggior calo (-8,2%). La Germania dovrebbe invece cavarsela con una flessione del 6,5% classificandosi 18ma nell'Ue dove sarà la Polonia (-4,3%) a subire il danno minore.

Il Commissario Ue all'Economia, Paolo Gentiloni, ha detto: "Siamo entrati nella recessione economica più profonda nella storia dell'Ue” e guarda con particolare preoccupazione proprio all'Italia. Sentiamo


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