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Coronavirus: cresce l'allerta nel mondo. Stretta sulle misure anti contagio

Oms, vaccino? Giovani potrebbero aspettare fino al 2022

15 ott 2020
Coronavirus: cresce l'allerta nel mondo. Stretta sulle misure anti contagio

Anche la Germania, dopo Francia e Spagna, corre ai ripari contro l'aumento dei casi di coronavirus, che nelle ultime 24 ore hanno fatto registrare il record di positivi: 6.638. Il precedente primato di casi in 24 ore risaliva al 28 marzo quando ne erano stati registrati 6.294. Data la curva di crescita "talvolta molto ripida" in alcune zone della Germania, "saranno introdotte limitazioni nei contatti nelle zone dove le nuove infezioni superano i 50 nuovi contagi per 1000 abitanti sia in pubblico che in privato": ha annunciato la cancelliera Angela Merkel. "Sappiamo che i dati di riflettono gli accadimenti dei dieci giorni precedenti e quindi se introduciamo delle misure dobbiamo aspettare dieci giorni per vedere se la dinamica dell'epidemia si è fermata o diminuita e solo allora vedremo se sono necessarie altre misure" ha aggiunto.

Londra è in procinto di dichiarare "l'allerta alta" rispetto al coronavirus, il secondo livello nella scala delle misure imposte dal governo di Boris Johnson per contenere la diffusione del Covid nel Regno Unito. Lo ha annunciato il sindaco della capitale britannica Sadiq Khan, secondo quanto riportato dalla Bbc. La decisione, ha precisato il primo cittadino, sarà presa "molto presto, forse questa settimana". Londra ha registrato ieri 1.722 nuovi casi di coronavirus con un tasso di infezione di oltre 730 ogni 100.000 abitanti.

"La situazione è preoccupante, ma non abbiamo perso il controllo, niente panico". Di fronte all'avanzata della seconda ondata di coronavirus in Francia, Emmanuel Macron in diretta tv annuncia il coprifuoco notturno tra le 21 e le 6 a Parigi e in altre città dove il tasso di contagio sale di giorno in giorno, per almeno 4 settimane che quasi certamente diventeranno 6. Il presidente si mostra serio e preoccupato ma anche deciso a non sovraccaricare di ansia i francesi sottolineando che "un lockdown sarebbe stato sproporzionato".

In Italia dopo l'impennata di ieri quando sono stati registrati oltre 7mila casi si valuta il da farsi e il virologo Crisanti ipotizza un lockdown a Natale per 'resettare il sistema'. A stretto giro la replica del premier Conte che ha ricordato come misure restrittive sono già possibili da parte delle Regioni. Questa mattina proprio il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha dichiarato: "Stiamo monitorando la situazione e nelle prossime ore diremo se è necessario prendere qualche misura o se invece basterà essere rigorosamente rispettosi di quanto è già stato disposto". In Lombardia "nelle ultime giornate si sono fatti molti più tamponi, la percentuale tra i tamponi e gli infettati è più o meno sempre la stessa dei giorni precedenti, ma è sicuramente comunque in crescita", ha aggiunto.

Intanto sul vaccino la ricercatrice capo dell'Oms, Soumya Swaminathan ha puntualizzato che una persona giovane e in salute potrebbe non essere vaccinata contro il coronavirus fino al 2022, avvertendo che non sarà possibile una vaccinazione di massa rapida contro il Covid-19. "La priorità l'avranno gli operatori sanitari e quelli in prima linea, su questo siamo tutti d'accordo. Ma anche in quei casi bisognerà stabilire chi corre i rischi più alti. Poi ci saranno gli anziani", ha spiegato la dottoressa durante un evento su Twitter precisando "un giovane in salute potrebbe dover aspettare fino al 2022".



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