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Coronavirus: nel mondo 160mila morti. Iran flessibile su ramadan

19 apr 2020
Coronavirus: nel mondo 160mila morti. Iran flessibile su ramadan

Hanno superato quota 160mila i morti provocati dal coronavirus a livello globale: emerge dall'ultimo bollettino della Johns Hopkins University. Nel mondo finora i decessi sono 160.917 a fronte di un totale di oltre 2,3 milioni di casi confermati. Guarite quasi 600mila persone.

Gli Usa contano più di 39mila vittime a fronte di 735mila contagi. Nuovo attacco di Trump alla Cina: "Se intenzionalmente responsabile, ci saranno conseguenze". Ma il direttore del laboratorio virus di Wuhan si difende: 'impossibile, nessuno di noi malato, Oms fu informata'.

"Non è lecito astenersi dal digiuno durante il mese sacro del Ramadan a meno che non si abbia il razionale sospetto che il digiuno possa causare malattie, aggravare una malattia o prolungare il periodo della malattia e posporre il recupero": lo ha detto oggi il leader iraniano Ali Khamenei rispondendo a una domanda pervenuta nel suo ufficio sul comportamento da tenere durante il mese di Ramadan (che comincia il 25 aprile) in tempi di coronavirus.

La Tunisia ha registrato nelle ultime 24 ore solo 2 nuovi contagi da coronavirus, che portano a 866 il totale dei casi confermati nel Paese. Lo ha reso noto in un comunicato il ministero della Sanità di Tunisi precisando che i decessi ufficiali rimangono invariati a quota 37, così come i guariti (33). Le persone ancora in quarantena sono 3.500.

I casi positivi di coronavirus in Israele sono saliti a 13.362, mentre i decessi sono stati finora 171. Lo ha reso noto il ministero della sanità. I malati gravi sono 156 (un calo del 6,6% rispetto a ieri) e fra di loro quelli in rianimazione sono 109 (- 7,6 %). La città più colpita dalla pandemia resta Gerusalemme (900 mila abitanti) con 2.579, contagi seguita dalla cittadina ortodossa di Bnei Brak (200 mila abitanti) dove i casi positivi sono 2.307. A Tel Aviv (450 mila abitanti) i malati accertati di coronavirus sono oggi 500


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