CORRISPONDENZA NORZI

Covid-19: in calo i casi nei Paesi del Golfo

"The show goes on", lo spettacolo continua. Hanno scelto questo titolo i quotidiani emiratini per dare la notizia che il tradizionale spettacolo di luci e fuochi artificiali organizzato ogni anno al Burj Khalifa per Capodanno, si farà.

E "lo spettacolo continua" è davvero lo spirito con il quale gli Emirati stanno affrontando questa seconda fase della pandemia. In controtendenza rispetto agli altri Paesi del Medio Oriente, come l'Iran, la Giordania, il Libano, nelle monarchie del Golfo i contagi stanno diminuendo o sono stazionari, e tutti gli sforzi sono rivolti al futuro, a come risollevarsi.
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Qui stanno proseguendo le vaccinazioni sui lavoratori più a rischio, questa settimana è stato annunciato che oltre 30000 militari hanno ricevuto la prima dose del vaccino cinese Sinopharm, mentre nell'emirato di Abu Dhabi, dove le misure anti Covid-19 sono molto più restrittive che a Dubai e dove sono ancora in corso tamponi casa per casa, la percentuale di positivi è scesa allo 0,39% sui test eseguiti ogni giorno, contro circa l'1% delle altre città del Paese. E anche se, per evitar impennate, è stato annunciato proprio in questi giorni il divieto di organizzare incontri e cenoni per le feste che stanno per cominciare, dalle celebrazioni del 2 dicembre, la giornata nazionale degli Emirati Arabi, a Natale e Capodanno, tutte le attività produttive, turismo compreso, sono ripartite.

Intanto la compagnia aerea Emirates ha fatto sapere che sta lavorando a stretto contatto con l'azienda farmaceutica Pfizer per mettere a punto un metodo di trasporto sicuro per il vaccino americano, considerando che deve essere mantenuto ad una temperatura compresa tra meno 70 e meno 80 gradi.

Buone notizia anche dalla vicina Arabia Saudita, dove il numero di contagi giornalieri ha raggiunto uno dei livelli più bassi degli ultimi mesi, appena 300, mentre l'Oman, dove i casi di infezione sono diminuiti di quasi l'80% negli ultimi 30 giorni, ha riaperto i confini terrestri e le moschee.

E al Vertice virtuale del G20 ospitato da Ryad, che si è concluso oggi, il Ministro di Stato emiratino Ahmed Al Sayegh ha lanciato un appello: "i leader delle 20 maggiori economie del mondo dovrebbero fissare obiettivi ambiziosi per una ripresa economica globale equa e sostenibile, e definire un'agenda precisa per la cooperazione internazionale".

Elisabetta Norzi

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