SIRIA

Crisi Idlib: Erdogan minaccia “bomba migratoria” sull'UE

Nel frattempo le truppe di Damasco riconquistano la città strategica di Saraquib. Giovedì l'incontro, a Mosca, fra il Presidente turco e Vladimir Putin

“Da quando abbiamo aperto i nostri confini, il numero di migranti diretti in Europa è di centinaia di migliaia e presto saranno milioni”. È il ricatto – non è definibile altrimenti - di Erdogan a Bruxelles. Tutto ciò mentre colonne di profughi continuano a dirigersi verso i confini dell'UE, con scontri anche violenti con la polizia greca; e gruppi di abitanti delle isole dell'Egeo – ormai esasperati, per i continui arrivi – a tentare di respingere i gommoni. La risposta dell'UE, al Presidente turco, è stata anche questa volta debole; un semplice auspicio affinché Ankara “onori i suoi impegni”. Ben poco di fronte alla “bomba migratoria” minacciata da Erdogan; che accusa i Paesi dell'Unione di non essersi completamente schierati dalla sua parte nell'azione militare intrapresa contro Assad, nella roccaforte jihadista di Idlib; dove in questi anni erano accorsi migliaia di miliziani islamisti, e le loro famiglie, da ogni angolo della Siria. Il pretesto sono motivi umanitari; ma le truppe turche stanno combattendo al fianco di gruppi come Tahrir al Sham – emanazione di al Qaeda -, in territorio straniero. Avventura costata cara, fino ad ora; nei giorni scorsi l'uccisione di oltre 30 soldati turchi in un raid attribuito all'aviazione di Damasco. Da qui una pesantissima rappresaglia, che sembrava aver cambiato il corso delle operazioni nella provincia contesa. Ma dopo un momento di sbandamento le truppe governative, supportate da militanti di Hezbollah, e dall'aviazione russa, sembrerebbero aver ripreso l'iniziativa; con la riconquista della città strategica di Saraquib. Abbattuti anche alcuni droni turchi. La palla passa ora alla diplomazia; fortemente deteriorati – ma non completamente interrotti – i contatti fra Mosca ed Ankara; che condividono importanti progetti specie in campo energetico. Erdogan, è stato annunciato, si recherà giovedì in Russia per discutere della situazione in Siria con Vladimir Putin.

I più letti della settimana:

Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy.
Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy