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Elezioni Finlandia: Sanna Marin sconfitta, boom dell'ultradestra

3 apr 2023
Sanna Marin (@sannamarin)
Sanna Marin (@sannamarin)

La socialdemocratica Sanna Marin esce sconfitta dalle elezioni in Finlandia, che hanno premiato i conservatori della Coalizione nazionale e l'estrema destra, che diventa per la prima volta la seconda forza del Paese. Nel voto per il rinnovo dell'Eduskunta, il parlamento monocamerale finlandese, con oltre il 96% dei voti scrutinati il centrodestra è accreditato per ottenere 48 seggi su 200 complessivi, mentre il partito nazional-populista ed euroscettico dei 'Veri Finlandesi' di Riikka Purra ne ottiene 46. Al partito della premier 37enne uscente ne dovrebbero andare 43.

Il voto in Finlandia arriva a pochi giorni dall'ultimo via libera mancante per lo storico accesso alla Nato, con la ratifica in Turchia arrivata giovedì, ma il tema è talmente condiviso da esser rimasto fuori dal dibattito. La 37enne Marin, molto nota all'estero, popolarissima in patria, anche grazie a una gestione esemplare della pandemia, ha spostato a sinistra i socialdemocratici nella campagna elettorale, puntando su welfare e soprattutto sull'istruzione che ritiene capace di far risalire la ricchezza del Paese, attribuendo invece l'aumento del debito pubblico solo alla pandemia e crisi in ucraina e dicendosi contraria a ogni taglio alla spesa. La Coalizione di Orpo chiede invece misure di austerity per 6 miliardi di euro, per riportare il debito pubblico sui valori virtuosi dell'Ue. I Veri Finlandesi esprimono invece posizioni apertamente anti-migranti e euroscettiche, a partire dalla richiesta di non rispettare l'impegno per la neutralità climatica nel 2035, senza rinnegare il vecchio obiettivo nel lungo termine di 'Fixit', l'uscita della Finlandia dall'Unione europea.

Anche in Bulgaria i conservatori si profilano leggermente avanti rispetto ai liberali, anche se è in atto un testa a testa che potrebbe riservare ancora sorprese. Risultato storico, invece, in Montenegro dove il giovane economista Milatovic è riuscito a scalzare Djukanovic, al potere da oltre 30 anni. 






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