CORRISPONDENZA NORZI

Emirati Arabi: la nuova frontiera del turismo spaziale

La corrispondenza di Elisabetta Norzi

Potrebbe iniziare proprio dagli Emirati Arabi Uniti quella che è stata definita la nuova frontiera del turismo: lo spazio.

Dopo la firma nei giorni scorsi di un accordo tra la Virgin Galactic di Richard Branson e l'Agenzia spaziale emiratina, parte ufficialmente il progetto che aprirà la strada a voli turistici per viaggi tra stelle e pianeti. Tutti a bordo, dunque, dello spazioplano SpaceShipTwo. Dopo diversi voli di prova, tra i quali uno andato male, cinque anni fa, che aveva provocato la morte di un pilota e ritardato l'interno programma del magnate inglese, ora sembra finalmente tutto pronto per l'inizio dei tour spaziali. Almeno secondo la definizione di spazio riconosciuta dagli Stati Uniti, che parte da 80 km di altitudine, contrariamente a quella internazionale il cui limite è 100. Chilometro più o chilometro meno, il viaggio durerà una novantina di minuti, sette persone alla volta, con partenza da Al Ain, città vicina ad Abu Dhabi, il cui aeroporto, secondo quanto reso noto dall’agenzia di stampa nazionale WAM, è stato scelto come base operativa. Mohammad Al Ahbabi, direttore generale dell’Agenzia Spaziale degli Emirati Arabi, commentando l’accordo ha evidenziato il rapporto di lunga durata che lega il Paese al Gruppo Virgin: la Mubadala Investment Company (uno dei fondi sovrani degli Emirati) è infatti comproprietaria della Virgin Galactic.

Ma la concorrenza nel settore è agguerrita: sia Elon Musk, fondatore di Tesla, con il suo SpaceX, che Jeff Bezos, fondatore di Amazon, con la navicella Blue Origin, stanno lavorando a progetti simili, in quella che è diventata una vera e propria corsa a chi riuscirà a portare i primi turisti in orbita. La risposta da parte dei futuri viaggiatori delle stelle? “Spaziale”, a quanto pare. Oltre 700 persone – così dicono dalla Virgin Galactic – hanno già prenotato il volo, tra i quali, secondo indiscrezioni dei tabloid inglesi, star come Leonardo Di Caprio, Angeline Jolie, Justin Biber. Il costo di un biglietto, letteralmente esorbitante, per rimanere in tema, tra i 200 e i 300 mila dollari.

Elisabetta Norzi

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