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Expo 2020 Dubai: sarà un mix di esperienze fisiche e virtuali

14 mar 2021
La corrispondenza di Elisabetta Norzi
La corrispondenza di Elisabetta Norzi

Expo 2020 Dubai sarà qualcosa di nuovo, mai sperimentato prima, una sorta di modello "ibrido", con eventi in presenza e altri online. A dichiararlo è Waheed Abbas, portavoce di Expo, per dare la possibilità a chi non potrà raggiungere gli Emirati Arabi a causa del Covid-19, di partecipare comunque.

Un mix di esperienze fisiche e virtuali, dunque, per l'esposizione che aprirà le sue porte il prossimo primo ottobre. Fin dal suo inizio, ha sottolineato il portavoce in una intervista al quotidiano Khaleej Time, Expo Dubai ha puntato tutto sulla tecnologia che, con la pandemia, è diventata ancora più cruciale nella vita di ognuno. "Abbiamo lavorato – ha aggiunto - per perfezionare la nostra offerta virtuale e permettere ai visitatori un'esperienza arricchita, ovunque si trovino nel mondo". Intanto il primo assaggio di Expo, il Padiglione Terra dedicato alla Sostenibilità, che ha aperto al pubblico a gennaio, ha già accolto 50mila visitatori.




Ora lo sforzo, per il Paese, è arrivare ad essere il più possibile “Covid free” per l'inaugurazione di Expo: i casi continuano a diminuire, grazie agli oltre 200mila tamponi giornalieri che stoppano i focolai, e ai 6 milioni e mezzo di vaccini somministrati, con circa il 48,7% della popolazione già coperta. Nawal Al Kaabi, presidente del Comitato nazionale clinico per la gestione del Covid-19, ha confermato come ad Abu Dhabi, dove un maggior numero di persone ha già ricevuto le due dosi di vaccino Sinopharm, si sia registrata una "significativa diminuzione" del tasso di ricoveri ospedalieri, nonostante la seconda ondata sia stata peggiore della prima. Anche chi ha contratto comunque l'infezione ha avuto sintomi lievi o è stato completamente asintomatico.

E la vita sembra stia tornando alla normalità, nonostante alcune misure restrittive ancora in vigore, come la capienza limitata nei ristoranti e nei cinema, il divieto di intrattenimento dal vivo e la chiusura di pub e bar. La prossima sfida sarà il Ramadan, data di inizio intorno al 13 aprile, che lo scorso anno aveva fatto impennare i casi: le tradizionali tende per l'Iftar, il pasto di fine digiuno che raggruppa abitualmente famiglie ed amici, saranno vietate – ha già annunciato il Governo -, così come la distribuzione di cibo nelle moschee.





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