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G20 sull'Afghanistan, vertice voluto da Draghi: "Mandato all'Onu per agire"

Ue annuncia un miliardo di euro in aiuti

di Monica Fabbri
12 ott 2021

“In Afghanistan emergenza umanitaria gravissima” e c'è “l'impegno comune ad organizzare corridoi umanitari”. Così il premier Draghi al termine del G20 straordinario dedicato proprio all'Afghanistan e da lui fortemente voluto. “Ne è valsa sicuramente la pena", dice. Lo considera "un successo", "perché – spiega - è la prima risposta multilaterale alla crisi”. C'è il mandato all'Onu per agire: “Si è avuta più di una conferma che le Nazioni Unite saranno protagoniste di questa risposta". Grandi assenti Russia e Cina ma non per "motivi politici", chiarisce il premier che definisce al contempo “essenziale” la loro partecipazione al G20 di fine mese a Roma.



Il problema dei diritti delle donne viene toccato da tutti, per “non tornare indietro di 20 anni". "Affrontare la crisi umanitaria richiederà contatti con i talebani – aggiunge Draghi - ma questo non significa un loro riconoscimento. Bisogna prendere atto che sono stati giudicati per ciò che hanno fatto, non per ciò che hanno detto". Il governo italiano ha assicurato l'uscita di 5mila persone dal paese. “Anche Germania e Regno Unito – aggiunge - hanno fatto molto”. C'è "questa consapevolezza diffusa che ci sia lì ancora gente che vuole uscire, e che sia nostra responsabilità prendersene cura”. Sul fronte dell'accoglienza, però, il Presidente turco Erdogan mette in guardia: “La Turchia non può permettersi un nuovo flusso di migranti dall'Afghanistan, ne sarebbero colpiti anche i Paesi europei".

Intanto l'Unione Europea annuncia aiuti per un miliardo di euro, perché “il popolo afghano – spiega la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen - non deve pagare il prezzo delle azioni dei talebani”, a colloquio, in Qatar, con una delegazione dell'Ue, in presenza degli Stati Uniti; prima riunione tripartita dalla presa di Kabul. Al centro aiuti umanitari, lotta al terrorismo, evacuazioni e diritti di donne e minoranze. Alla vigilia, il ministro degli Esteri talebano auspicava "relazioni positive con il mondo intero".




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