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G7, tensioni sugli aiuti a Kiev: Washington frena, l’Europa accelera

21 mag 2025

Cresce la tensione tra gli alleati occidentali sul sostegno all’Ucraina. Gli Stati Uniti si oppongono all’inserimento di un “maggiore sostegno” a Kiev nella bozza della dichiarazione del G7, attualmente in discussione in Canada. Washington sarebbe anche riluttante a definire “illegale” l’invasione russa, segnale di un possibile raffreddamento nella linea dura tenuta finora. Intanto il Cremlino fa sapere che il presidente Putin ha visitato ieri la regione russa di Kursk, al confine con l’Ucraina, teatro di scontri nelle ultime settimane. Nella regione di Sumy, sei soldati ucraini sono rimasti uccisi e più di dieci feriti in un attacco russo contro un poligono di tiro. L’Unione Europea risponde con nuove sanzioni: quasi 200 navi della cosiddetta “flotta ombra” nel mirino, insieme a beni congelati e divieti di viaggio per funzionari russi. Sul fronte diplomatico, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni sente il Papa e il presidente ucraino Zelensky, proponendo – con il sostegno tedesco – un “collegio arbitrale” per mediare tra Mosca e Kiev. Un appello arriva anche da Bruxelles: “Serve recuperare il legame transatlantico”, sottolinea il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, rimarcando l’urgenza di un’azione occidentale coesa.





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