5 GIUGNO

Giornata mondiale dell'ambiente: il focus è sulla lotta alla plastica monouso

Dal 3 luglio gli Stati membri Ue dovranno adottare a direttiva Sup

Giornata mondiale dell'ambiente: il focus è sulla lotta alla plastica monouso.

Si celebra oggi, 5 giugno, la giornata mondiale dell'ambiente, voluta dall'Onu nel 1972 per sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema del rispetto e della cura dell'ambiente. Il focus di quest'anno è la lotta alla plastica monouso, una piaga per i mari e per la vita di milioni di animali. Al centro dell'attenzione sarà quest'anno l'India, dove ogni anno si producono ben 5,6 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica. Il programma per l'Ambiente delle Nazioni Unite (Unep) ha calcolato che ogni anno vengono riversati negli Oceani ben 8 milioni di rifiuti plastici, che mettono il mare a dura prova. 

Tra questi anche il Mediterraneo: stando ai dati raccolti dall'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, la metà delle tartarughe hanno la plastica in corpo. Sempre secondo Unep ogni minuto nel mondo vengono acquistate 1 milione di bottiglie di plastica e solo una piccolissima parte di queste viene riciclata. Nel nostro Mare si stima che galleggino almeno 250 miliardi di frammenti di plastica. Secondo Legambiente il 96% dei rifiuti galleggianti nei nostri mari è plastica, con una densità pari a 58 rifiuti per ogni chilometro quadrato di mare con punte di 62 nel mar Tirreno.

Entro il 3 luglio i Paesi dell’Unione Europea dovranno recepire la direttiva salvamare o antiplastica, la cosiddetta Sup, Single use plastic. Vale a dire, dovranno vietare i piatti e le posate usa e getta di plastica, compresi quelli di plastica biodegradabile se hanno parti in plastica, anche solo una pellicola. Dalle cannucce alle palette per le tazzine di caffè, dai bastoncini per i palloncini ai contenitori per polistirolo, tutto vietato. A meno che non si tratti di plastica lavabile e riutilizzabile. L'alternativa proposta dall'Ue punta proprio sul riciclo e il riutilizzo: non tanto passare dall'uso della plastica a quello della carta, che per essere impermeabilizzata necessita di una quantità, anche minima di plastica.

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