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Gran Bretagna al voto: si decide il futuro della Brexit

I seggi resteranno aperti fino alle 22, le 23 in Italia. A seguire i primi exit poll

12 dic 2019

Si tratta delle terze elezioni in meno di 5 anni; e la posta in gioco non è solo il rinnovo del Parlamento, ma anche il definitivo addio di Londra a Bruxelles, alla nuova scadenza del 31 gennaio. Lo slogan scelto da Boris Johnson durante la campagna elettorale, del resto, non lasciava spazio ad interpretazioni: “Get Brexit done”.

E i sondaggi - pur traditori negli ultimi anni - sembrerebbero dare ragione al Premier, tratteggiando una maggioranza assoluta Tory: indispensabile per portare a casa – senza ulteriori ostacoli – il “divorzio” concordato con l'Unione Europea. Appariva una gara senza storia, ma nelle ultime ore sono cresciute le apprensioni tra le fila dei conservatori.

All'origine di tutto il più recente aggiornamento della maxi-rivelazione condotta da YouGov-Mrp: un modello che nel 2017 aveva permesso d'indovinare l'epilogo di un Parlamento in stallo, al contrario di tutte le altre stime, e che ora conferma la compagine di Johnson a un picco del 43%, ma con 20 seggi in meno, alla Camera dei Comuni, rispetto a due settimane orsono; con un parallelo incremento laburista. Scenario – insomma - che non pone più al riparo il Premier da eventuali sorprese.

Nervosismo che pare invece risparmiare il leader dei Labour, perdente predestinato, ma che spera di ripetere l'exploit della precedente tornata. Jeremy Corbyn - che con qualche riluttanza si era detto favorevole alla convocazione di un secondo referendum sull'uscita dalla UE – ha insistito sulla necessità di un “cambiamento radicale”, fatto di estese nazionalizzazioni, e difesa della sanità pubblica. Una critica al neo-liberismo che sembrerebbe aver fatto breccia specie tra i giovani e le classi meno abbienti.

Da qui la scelta di Johnson di concentrare i propri sforzi, negli ultimi giorni, in particolare nei territori dell'Inghilterra del centro-nord, per prendere di mira i collegi del cosiddetto “muro rosso”, storicamente laburisti ma euroscettici. In tarda serata i primi exit poll. Se la forbice dei risultati fosse molto stretta, per avere primi dati consistenti si dovrà attendere l'avvenuto scrutinio di gran parte delle schede e quindi la mattina di domani.


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