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Guerra in Ucraina, l'analisi dello storico Franco Cardini: "Eliminare possibilità di costruire un nucleare militare”

Rispetto agli anni della guerra fredda, afferma Cardini, oggi forse siamo a un maggior livello di pericolosità concettuale.

di Giacomo Barducci
7 ott 2022
Franco Cardini
Franco Cardini

“Stiamo rivivendo una Guerra Fredda? Purtroppo devo essere un po' più pessimista e parlare di una guerra quantomeno tiepida, decisamente calda sul fronte Russo/Ucraino”. Così lo storico e saggista Franco Cardini analizza il delicato quadro internazionale. Rispetto agli anni della guerra fredda, afferma, oggi forse siamo a un maggior livello di pericolosità concettuale.

"Dal momento che noi, come classe dirigente di tutto il mondo, non siamo riusciti a fare quello che speravamo e avremmo voluto fare - spiega - cioè un disarmo completo e assoluto secondo le indicazioni autorevoli di Oppenheimer. Il fisico statunitense disse una cosa molto chiara “questo è un demonio a cui va tagliata la testa”. Bisogna eliminare la possibilità di costruire un nucleare militare, è possibile farlo? Ancora oggi non abbiamo una risposta a parte quella miserabile che ci hanno dato è il Trattato di non Proliferazione che può essere riassunto in chi ha la pistola se la tiene, chi non ce l'ha non la può comprare”.

"A questo punto - aggiunge - noi abbiamo però una potenza nucleare di fatto, la Russia, un'altra potenza nucleare non solo di fatto perché quando l'Ucraina ha rinunciato all'arsenale nucleare a vantaggio di quella che era ancora l'Unione Sovietica, qualcosa probabilmente si è tenuta; e poi comunque sappiamo benissimo, ed è chiaro, che dietro all'Ucraina ci sono l'America e altre due potenze nucleari: Francia e Inghilterra. Non è quindi esatto - afferma - quello che dice la maggior parte dei nostri media cioè che siamo davanti a un conflitto fra una potenza nucleare e una potenza che ha solo armi convenzionali, non è vero affatto. Vediamo che l'Ucraina ha a disposizione in atto e in potenza tutto il grande arsenale occidentale e in tutto il grande arsenale occidentale, soprattutto della NATO, ci sono armi nucleari quindi stiamo rischiando una guerra nucleare".

Secondo Cardini però le possibilità per non giungere a tanto sono ancora attuabili: " Credo che ci sia ancora il margine per dissuadere le due parti in campo, l'occidente e la Russia, a non servirsi di quest'arma estrema di cui tutti noi diciamo un gran male ma che poi ci teniamo bella stretta al cuore perché evidentemente serve a ciascuno di noi, alla nostra volontà di potenza".

L'intervista a Franco Cardini (Storico)





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