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Guerra in Yemen: anche gli Emirati appoggiano il piano di Riad

28 mar 2021
Guerra in Yemen: anche gli Emirati appoggiano il piano di Riad
Guerra in Yemen: anche gli Emirati appoggiano il piano di Riad

E' stata accolta con favore dal mondo, Emirati Arabi inclusi, l'iniziativa di pace lanciata dall'Arabia Saudita in Yemen. Cessate il fuoco immediato in tutto il Paese, sotto la supervisione delle Nazioni Unite, per poter poi aprire i negoziati tra il governo yemenita riconosciuto dalla comunità internazionale, quello del presidente Rabbo Mansour Hadi, e le milizie dei ribelli sciiti Houthi. Questo il piano proposto da Riad, oltre alla riapertura dell'aeroporto della capitale Sana'a e all'importazione di carburante e cibo attraverso il porto di Hodeidah, entrambi controllati dagli Houthi.

"Vogliamo che le armi rimangano completamente in silenzio", ha detto ai giornalisti il principe Faisal bin Farhan, ministro degli Esteri saudita. “Un'opportunità inestimabile per garantire il cessate il fuoco in tutto il Paese e per aprire a una soluzione politica duratura", l'ha definita il ministro degli esteri degli Emirati Arabi, che appoggiano la coalizione a guida saudita dall'inizio della guerra.




La mossa di Riad arriva dopo l'intensificarsi degli scontri in diverse zone del Paese e dopo i ripetuti attacchi dei ribelli Houthi ad alcuni siti petroliferi del regno wahabita, l'ultimo proprio qualche giorno fa contro il terminale di distribuzione di petrolio di Jazan. L’iniziativa, appoggiata anche dalla Lega Araba, dagli Stati Uniti e dall'Unione Europea, entrerà in vigore non appena gli Houthi l’accetteranno, ha sottolineato il ministro degli esteri saudita.

Ma se il governo yemenita è d'accordo a intraprendere questa via, i ribelli sciiti hanno affermato che l'offerta non è all'altezza delle loro richieste e che non riprenderanno i colloqui fino a quando Riad non avrà interrotto completamente la sua campagna militare. Anche il Segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha accolto con favore la proposta e ha esortato entrambe le parti a cogliere l’opportunità per lavorare sulla riconciliazione senza precondizioni e per trovare un accordo che possa riportare la pace nel Paese, dopo sei anni di guerra, 233mila morti e la peggior crisi umanitaria attualmente nel mondo.

E mentre il Nord del Paese si trova nel pieno di un'altra ondata di Covid-19, si attendono oltre 2 milioni di dosi di vaccino entro la fine di marzo, grazie al programma Covax, finanziato dall'Organizzazione mondiale della sanità per garantire un equo accesso ai vaccini anche ai Paesi più poveri.





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