L'immagine delle truppe israeliane che nella notte si ritirano da Gaza rimarrà nella memoria. Ci racconta, più di ogni altra, la fine della guerra. 735 giorni, tanto è durato il conflitto a Gaza. La tregua sarà monitorata da una task force congiunta con 200 soldati Usa e militari da Egitto, Qatar, Turchia e forse Emirati. "Lunedì o martedì" i 20 ostaggi israeliani ancora in vita potranno riabbracciare le loro famiglie, che in questi due anni non si sono mai arrese, hanno sperato e lottato. Sono tutti maschi e per lo più giovani – il più piccolo ha 21 anni, il più grande 38. Rapiti dal festival Nova o sopravvissuti al massacro nel loro kibbutz. In cambio lo Stato ebraico rilascerà 1.950 prigionieri palestinesi, tra cui però non ci sarà il leader di Hamas Barghouti. L’ufficio del premier israeliano lo ha cancellato all’ultimo minuto dalla lista. L'accordo su Gaza fa esultare Trump: “Abbiamo fermato la guerra, sarà una pace duratura”, assicura.Domenica sarà in Israele, poi in Egitto per la firma ufficiale.
Plaude anche la Repubblica di San Marino, ferma sostenitrice di due Popoli due Stati. Per il Segretario Affari Esteri Luca Beccari, che solo 12 giorni fa raccoglieva applausi all'ONU nell'annunciare il riconoscimento dello Stato di Palestina, definisce il cessate il fuoco “un fatto storico”, augurandosi possa essere la “premessa fondamentale per lavorare ad una pace giusta e duratura”. Garantisce che si adopererà in tutte le sedi affinché si concretizzino i punti dell’accordo per una effettiva pacificazione tra le Parti. Gioia e fiduciosa speranza anche dai Capitani Reggenti Matteo Rossi e Lorenzo Bugli.
Oggi il mondo festeggia, ma cosa resta di Gaza? Il massacro di Hamas in Israele il 7 ottobre 2023 aveva provocato circa 1.200 morti. La “risposta” israeliana oltre 67.000 vittime. Nella Striscia solo macerie, devastazione, carestia. “La crisi umanitaria rimane gravissima e la popolazione è quasi interamente sfollata”, rileva l'Istituto per gli Studi di Politica Internazionale. C'è un territorio da ricostruire. Ma non basta. "La pace - dice il Presidente italiano Mattarella - va acquisita nell'animo dei popoli, altrimenti non è pace".