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Il Giappone ricorda la catastrofe del 2011

11 mar 2021
Foto: rainews
Foto: rainews

Sono passati 10 anni da quando il Giappone è stato colpito dal quarto terremoto più forte mai registrato. Il sisma di magnitudo 9.0 provoca danni enormi e 18mila morti, compresi i dispersi. Dopo meno di un'ora dal terremoto, un'onda anomala, alta 13 metri, colpisce le coste ed investe tre centrali nucleari: Fukushima dai-ichi, Fukushima dai-ni e Onagawa. Lo tsunami mette fuori usa la prima. Le barre di combustibile, non più raffreddate, iniziano a scaldarsi e creano esplosioni in tre reattori. Il 15 marzo una sacca di idrogeno proveniente dal reattore 3 esplode e fa saltare il tetto dell'edificio del reattore 4, permettendo ai fumi dell'incendio sottostante di fuoriuscire. I danni, secondo fonti accreditati, sono comunque limitati.



Oggi il Giappone commemora il decimo anniversario. I residenti delle aree maggiormente colpite dal disastro, nelle prefetture di Fukushima, Iwate e Miyagi, hanno osservato un minuto di silenzio, esattamente alle 14:46 (le 6:46 in Italia), l'orario preciso in cui si è verificato il sisma. Il premier Yoshihide Suga, l'Imperatore Naruhito e la consorte Masako hanno partecipato ad un memoriale a Tokyo, ma senza pubblico, mentre le sirene suonavano lungo i litorali della regione del Tokoku, sul versante nord orientale del Giappone, luogo del disastro.

"Il Consolato Generale Onorario del Giappone presso la Repubblica di San Marino desidera ricordare questo drammatico avvenimento, così doloroso per l’amico popolo giapponese, rinnovando propria la vicinanza e solidarietà", scrive Leo Achilli Console Generale Onorario del Giappone.




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