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Iran, Maurizio Molinari: "Almeno 14 giorni di operazioni, rischio rappresaglie o attentati su obiettivi ebraici"

di Mauro Torresi
13 giu 2025
L'intervista a Maurizio Molinari
L'intervista a Maurizio Molinari

Sono due gli scenari possibili dopo l'attacco di Israele all'Iran. Li delinea Maurizio Molinari, già direttore di Repubblica e La Stampa. "Uno è quello militare - spiega il giornalista - e uno diplomatico. Quello militare è descritto dall'operazione in corso: un attacco combinato di aviazione e intelligence per neutralizzare le forze della difesa antiaerea".

Tra gli obiettivi: "eliminare i vertici militari e gli scienziati nucleari al fine di poter poi concentrare l'operazione sull'attacco ai siti nucleari. Il Governo di Gerusalemme - prosegue Molinari, che aveva già previsto l'attacco a novembre durante Washington Files su Rtv - parla di distruggere tutti i maggiori siti nucleari iraniani nei prossimi giorni. Lo scenario è di almeno 14 giorni di operazioni molto complesse. Tutto ciò offre all'Iran la possibilità di rappresaglie. Abbiamo visto il lancio dei droni, ma potrebbero esserci lanci di missili intercontinentali oppure attacchi terroristici da parte dell'Iran contro obiettivi israeliani o ebraici all'estero".

"Poi c'è il binario diplomatico che ruota attorno al presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Quando Trump dice all'Iran 'Sbrigatevi ad accettare la mia proposta per un accordo negoziale sul nucleare, altrimenti del vostro programma non resterà nulla', lui fa capire che esiste un'intesa di fondo con il premier israeliano Netanyahu per spingere l'Iran ad accettare l'accordo. Accordo che, fino a questo momento, Khamenei ha respinto. Khamenei rifiuta di spostare fuori dal territorio nazionale i centri di arricchimento dell'uranio. Questa proposta, avanzata dalla Russia all'epoca dell'amministrazione Obama, torna adesso di attualità grazie all'iniziativa diplomatica americana rafforzata dalla denuncia dell'Aiea sull'accelerazione del programma nucleare iraniano e sostenuta dai Paesi europei".

"L'Iran ha due opzioni - conclude il giornalista - cioè rinunciare al programma o difenderlo. Se rinuncia al programma, va incontro all'offerta negoziale americana. Se continua a difenderlo, sarà responsabile di un'accelerazione che potremo osservare nei prossimi giorni".

Nel video l'intervista a Maurizio Molinari





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