MEDIO ORIENTE

Israele - Hamas: difficile intesa entro inizio Ramadan

L’Organizzazione Mondiale della Sanità afferma che più di 8.000 persone devono essere trasferite fuori da Gaza per cure mediche

Si affievoliscono le speranze di trovare un'intesa sul rilascio degli ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre e di conseguenza anche su una tregua temporanea a Gaza prima dell'inizio del Ramadan, la prossima settimana. A confermarlo il New York Times, citando funzionari vicini ai colloqui. Tema che continua a preoccupare l'amministrazione Biden, che teme una nuova catastrofe umanitaria e sembra stia valutando modi per impedire a Israele di utilizzare armi statunitensi nel caso in cui attaccasse l'area densamente popolata intorno alla città di Rafah. Per il Washington Post il presidente degli Stati Uniti è ai minimi con Netanyahu.

Intanto l’Organizzazione Mondiale della Sanità afferma che più di 8.000 persone devono essere trasferite fuori da Gaza per cure mediche: 6.000 con ferite e disturbi legati alla guerra, fra le quali pazienti con lesioni da trauma multiplo, ustioni e amputazioni. Altri 2.000 i pazienti che necessitano di cure per cancro e altre gravi malattie croniche.

Fronte caldo anche Mar Rosso: l'ultimo attacco degli Houthi verso una nave mercantile liberiana è costato la vita a tre marinari, due di origini filippine. Il missile ha reso ingovernabile l'imbarcazione costringendo l'equipaggio sopravvissuto ad abbandonare la nave. "È una situazione complicata – afferma il Ministro degli Esteri Antonio Tajani - per questo abbiamo voluto e ottenuto una missione europea a protezione delle navi mercantili che attraversano Suez e il Mar Rosso. La pericolosità degli Houthi la conosciamo. È una organizzazione terroristica”.

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