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Israele: “L’Iran non avrà mai armi atomiche”. Ma colpire i siti nucleari è una missione quasi impossibile

6 dic 2021

La risposta israeliana alla dichiarazione del Ministero degli Esteri iraniano, che sostiene di non avere fretta per quanto riguarda i colloqui di Vienna sul nucleare, è la visita del capo del Mossad, David Barnea, che arriva oggi negli Stati Uniti per consegnare ai vertici dell’Intelligence americana un fascicolo che documenta i progressi di Teheran nell’arricchimento dell’uranio. Il messaggio è esplicito: l'Iran vi sta ingannando con i colloqui sul nucleare e prepara la bomba atomica, ma noi continueremo a contrastarla. Durante una cerimonia dedicata agli agenti del Mossad che si erano distinti sul lavoro, Barnea aveva già dichiarato che “l’Iran non avrà mai armi nucleari”, promettendo di “fare tutto ciò che è necessario per contrastare con ogni mezzo la minaccia contro Israele”. Secondo fonti dell’opposizione iraniana, nei giorni scorsi alcuni droni stranieri sono entrati nei cieli sopra l’impianto nucleare di Natanz, probabilmente impegnati in una missione di spionaggio per documentare quanto accade intorno all'impianto e al suo interno. L’amministrazione Biden non gradisce sorprese da parte d'Israele sul nucleare iraniano, così il Presidente israeliano Herzog e il premier Bennett hanno già informato il nuovo ambasciatore americano a Gerusalemme delle intenzioni dello Stato ebraico di proteggersi anche senza l’aiuto del maggiore alleato. Ma colpire i siti nucleari iraniani è una missione quasi impossibile per Israele da solo. L’unica garanzia sarebbe un accordo con Washington, attraverso cui gli Stati Uniti coprano apertamente Israele con un ombrello nucleare. Intanto, a causa dell’atomica iraniana, Israele vede allontanarsi la prospettiva di pace con i Paesi che si stavano avvicinando grazie agli Accordi di Abramo. Dopo i recenti colloqui tra Arabia Saudita e Iran, oggi il Consigliere per la Sicurezza degli Emirati Arabi ha incontrato il Segretario iraniano del Consiglio Supremo di sicurezza nazionale per discutere insieme di accordi militari.

Massimo Caviglia






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