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Israele: la mediazione di Bennett per l’Ucraina forse usata da Putin per lanciare un messaggio a Europa e Usa

7 mar 2022

Non è semplice valutare tutte le manovre che si svolgono contemporaneamente sullo scacchiere internazionale, e anche la mossa del premier israeliano Bennett di volare dal Presidente russo Putin per mediare una tregua con l’Ucraina potrebbe avere un duplice risvolto. Non è infatti da sottovalutare che un ebreo osservante come Bennett abbia volato di sabato, giorno sacro del riposo prescritto dalla Bibbia, contravvenendo a un precetto che si può trasgredire solo per salvare vite umane. Perché Bennett sapeva perfettamente come la sua opera di mediazione fosse molto limitata. Quindi il motivo dell’incontro, a parte i 100 bambini orfani portati in Israele e le migliaia di profughi in arrivo a Tel Aviv, potrebbe essere nella parola “nucleare”, quella minaccia atomica che finora è stato un tabù inviolabile ma che, sdoganata da Putin, si sta riaffacciando sul campo di battaglia. Secondo alcune voci Putin avrebbe usato Bennett per inviare un messaggio chiaro agli ucraini, ai francesi, ai tedeschi e anche agli americani.

A Kiev avrebbe fatto sapere che gli basterebbe sganciare una piccola atomica di prova nel Mar d’Azov per terrorizzare la resistenza ucraina che sta frenando i suoi piani di avanzata. A Parigi e Berlino avrebbe fatto capire che un’altra delle centrali nucleari ucraine potrebbe venire colpita “per errore” durante gli scontri, provocando una contaminazione radioattiva che interesserebbe tutta l’Europa. E agli Stati Uniti avrebbe fatto comunicare che la Russia potrebbe opporsi a un rinnovo dell’accordo sul nucleare iraniano al quale il Presidente americano Biden tiene molto per rilanciare la sua immagine. Tutto ciò se non verranno revocate le sanzioni contro Mosca, che iniziano ad avere effetti a livello internazionale ed interno. In particolare la Russia non intende permettere che le sanzioni impediscano gli investimenti e la cooperazione tecnico militare con l'Iran. E, in un gioco delle parti per logorare Biden e il Congresso, già poco al corrente dei dettagli sui colloqui, Teheran ha accusato Mosca di interferire sui negoziati. Infatti l’Iran e l'Agenzia per l'Energia Atomica stavano per concordare le modalità con cui risolvere le questioni fondamentali delle ispezioni e del monitoraggio per sottoscrivere il nuovo accordo sul nucleare iraniano che avrebbe dovuto essere firmato domani.

Massimo Caviglia





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