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Israele: Netanyahu accusa Lapid di mettere in pericolo il Paese anticipando agli USA le azioni contro l'Iran

21 giu 2021

Il nuovo governo israeliano ha guardato con molta attenzione ai risultati del voto iraniano per le elezioni presidenziali. Con l'affluenza alle urne più bassa dalla nascita della Repubblica islamica, fino a punte del 74% di elettori che hanno disertato le urne a Teheran, la vittoria scontata del candidato ultraconservatore Raisi, consigliere della Guida suprema Khamenei, non è stata una sorpresa per nessuno. Ex capo della magistratura iraniana, Raisi ha mandato a morte migliaia di oppositori del regime, ma anche persone normali che non si adeguavano alle imposizioni religiose degli ayatollah.

Il neo-Presidente, detto dagli oppositori “il macellaio di Teheran”, è accusato di aver fatto sparire tra gli 8.000 e i 30.000 giovani manifestanti. Nella prima conferenza stampa dopo la sua elezione, Raisi ha subito affermato che non intende incontrare il Presidente americano Biden, e che nei colloqui sul nucleare non è disposto a discutere di missili balistici né del supporto che l’Iran fornisce alle varie milizie nella regione; ha poi chiesto una pausa nella discussione e ha fatto tornare la delegazione a Teheran.

La Guida suprema Khamenei ormai ha capito che con il Presidente Biden gli equilibri di potere nell’area sono cambiati ma, come sostengono i servizi segreti israeliani, sono incompatibili con la sicurezza nazionale dello Stato ebraico. Il premier israeliano Bennett ha dichiarato che “questo voto è un campanello d’allarme, l’ultimo prima che si torni a un accordo sul nucleare, perché un regime di carnefici non deve avere a disposizione armi di distruzione di massa”. E a Gerusalemme è iniziato il conto alla rovescia per ordinare un attacco alle centrali nucleari iraniane, come ha rivelato un funzionario della Difesa a un noto giornale israeliano. Ma l’ormai leader dell'opposizione Netanyahu ha subito accusato il ministro degli Esteri Lapid di mettere in pericolo il Paese con la sua promessa di anticipare agli Stati Uniti le azioni militari che Israele ha intenzione di intraprendere contro l'Iran.

Massimo Caviglia





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