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Israele: “Non accetteremo i risultati del referendum russo nelle regioni orientali dell’Ucraina”

La corrispondenza di Massimo Caviglia

28 set 2022
La corrispondenza di Massimo Caviglia
La corrispondenza di Massimo Caviglia

In seguito al continuo utilizzo dei droni iraniani da parte della Russia, Israele si è apertamente schierato con Kiev. Lo Stato ebraico ha dichiarato che non accetterà i risultati dei referendum farsa nelle regioni orientali dell’Ucraina perché Israele ne riconosce la sovranità e l'integrità territoriale. Gerusalemme ha inoltre consentito a Kiev l’utilizzo dei sistemi missilistici anti-droni facendoli transitare tramite la Polonia. E l’Ucraina ha chiesto allo Stato ebraico di condividere informazioni di intelligence su ogni supporto fornito dall'Iran all'esercito russo. Intanto le donne israeliane continuano a manifestare e a sostenere la rivolta di quelle iraniane contro il brutale omicidio della ventiduenne Amini, uccisa a bastonate dalla “Polizia morale” iraniana perché non indossava correttamente il velo islamico. Durante le proteste a Teheran le grida “Morte al dittatore Khamenei” sono rivolte alla Guida suprema degli Ayatollah ma anche al figlio, che dirige l'impero economico del padre e che si prepara a sostituire. E’ l'uomo più potente del regime e il più vicino alle forze di sicurezza, che reprimono le proteste con la violenza e decine di morti fra i manifestanti. Infine una nota che riguarda le elezioni italiane: la stampa israeliana ha ricordato come la vincitrice Giorgia Meloni nel 2018 abbia indicato l'Iran e il movimento Hezbollah come difensori dei cristiani, elogiando anche il Presidente siriano Assad. Benché oggi la Meloni si dica vicina al Likud, non sposterà l’ambasciata italiana a Gerusalemme come aveva promesso il suo alleato Salvini.

Massimo Caviglia





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