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Kiev: "Continua l'avanzata". Mosca: "Attacchi massicci su tutti i fronti"

13 set 2022

Una guerra non solo sul campo di battaglia, ma anche mediatica, a suon di voci e controvoci. Kiev afferma di continuare la sua avanzata nel Nord-Est e nel Sud del Paese, di aver riconquistato 500 km quadrati nell'area di Kherson e Zelensky ritiene i negoziati “impossibili fino alla completa liberazione dei territori occupati”. Mosca annuncia che l'esercito russo sta conducendo “attacchi massicci” su tutti i fronti di combattimento. Nella città liberata di Izjum, sarebbero morti almeno mille abitanti e l’80% degli edifici sarebbe stato distrutto, mentre a Zaliznychne sarebbero stati rinvenuti i cadaveri di quattro civili con segni di tortura. E se secondo fonti ucraine la Russia avrebbe smesso di inviare nuove unità di soldati nel Paese e molti starebbero rientrando verso la Mosca, secondo il portavoce del Cremlino Peskov “l'operazione militare speciale andrà avanti fino al raggiungimento di tutti gli obiettivi”. E poi un avvertimento che sa di minaccia, dopo che ieri con un'inedita iniziativa 18 consiglieri municipali di Mosca e San Pietroburgo hanno chiesto le dimissioni di Putin: “Fintanto che i punti di vista critici rimangono nell'ambito della legge sono pluralismo, ma - avverte Peskiv - il confine è molto labile e qui bisogna stare molto attenti”.





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