
Vestito con la casula rossa, il pallio, mitra bianca in testa, rosario nelle mani. Bara di legno. Come da sua volontà, il corpo di Papa Francesco è così esposto nella Cappella di Santa Marta per la preghiera dei suoi collaboratori. Solo il Presidente Sergio Mattarella è stato ammesso all'omaggio alla salma, in mattinata, insieme alla figlia Laura.
Terminata la prima congregazione generale dei Cardinali, nell'Aula del Sinodo, sono state rese note le tappe organizzative del rito, a partire dalla traslazione: domani alle 9, in processione da Santa Marta fino a Piazza San Pietro, poi l'ingresso della bara in Basilica aperta al saluto dei fedeli.
Dall'Ufficio delle Celebrazioni liturgiche è stata ufficializzata anche la data delle esequie: sabato 26 aprile, alle 10, sul sagrato della basilica di San Pietro, a presiedere sarà il cardinale decano Giovanni Battista Re.
Dopo i funerali, il feretro raggiungerà la Basilica di Santa Maria Maggiore, luogo caro a Bergoglio, da lui scelto come sua ultima casa.
Intanto, arrivano in Vaticano i cardinali da tutto il mondo. Si guarda al Conclave per l’elezione del nuovo Papa: secondo le norme della Universi Dominici Gregis, si terrà tra il quindicesimo e il ventesimo giorno dalla morte del Pontefice, quindi tra il 6 e il 10 maggio. Tuttavia, se tutti gli elettori si troveranno già a Roma, l'inizio potrebbe essere anticipato.
Solo allora si apriranno formalmente le fasi per la successione, anche se da giorni circolano nomi forti quali candidati al soglio pontificio. Su tutti, gli italiani Pietro Parolin, Matteo Maria Zuppi, Pierbattista Pizzaballa; ma anche il filippino Luis Antonio Tagle e il congolese Fridolin Ambongo Besungu.