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L'Europa inizia a seguire l'esempio dell'Italia e chiude tutto. Anche Trump dichiara stato di emergenza

Confini bloccati ovunque in deroga a Schengen. Anche a Manila coprifuoco nella metropoli da 12 milioni di abitanti

di Francesca Biliotti
14 mar 2020
Confini bloccati ovunque in deroga a Schengen
Confini bloccati ovunque in deroga a Schengen

La situazione inizia a farsi incandescente anche nel resto dell'Europa, ormai nuovo epicentro della pandemia secondo l'Oms, e dove tutti i confini sono bloccati in deroga a Schengen: in Francia, Spagna e Germania chiusi scuole e negozi, anche se in Francia i gilet gialli hanno sfilato anche oggi nonostante il divieto di assembramenti e l'appello a rinviare le manifestazioni. In Spagna il numero di contagi si attesta sugli oltre 5.000, più di 130 i morti, secondo i dati di El Pais che cita il ministero della Sanità. In Spagna proibiti anche tutti gli spostamenti che non siano dettati da cause di forza maggiore. Le autorità di Manila decidono di imporre il coprifuoco nella metropoli da 12 milioni di abitanti dalle 20 alle 5, l'Uruguay chiude le frontiere ed anche l'Arabia Saudita sospenderà ogni volo internazionale per due settimane. Anche la Gran Bretagna supera ormai gli oltre 1.100 contagi. Il presidente Trump ha dichiarato lo stato di emergenza nazionale negli Stati Uniti, dove si contano già circa 2.000 casi e una quarantina di morti. Dalla prossima settimana chiuderanno anche le scuole, almeno 46 mila, ed oltre 21 milioni di studenti rimarranno a casa. A New York molti istituti privati sono già fermi, mentre si registra il primo morto, una donna di 82 anni. In Cina invece solo 4 nuovi contagiati a Wuhan, focolaio della pandemia: è il livello più basso da quando, da gennaio, è iniziata la raccolta dei dati.


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