GUERRA IN UCRAINA

Leader di Lugansk e Donetsk proclamano validità referendum annessione: raggiunto quorum 50%

I leader di Lugansk e Donetsk proclamano la validità del referendum annunciando il raggiungimento del quorum al 50%. Si continua a votare per l'annessione alla Russia delle regioni ucraine occupate anche a Kherson e Zaporizhzhia. Arrivano però notizie di boicottaggi massici da parte della popolazione locale, costretta alle urne e prelevata casa per casa.

Intanto in Russia, continuano le proteste contro la decisione del presidente Putin di arruolare i riservisti: 2000 arresti e manifestazioni che continuano nel Dagestan. Oltre a una sparatoria in una scuola a Irkutsk, dove si svolgevano le procedure per l'arruolamento. L'attentatore, un 25enne, sarebbe già stato arrestato. Le autorità di Mosca inaspriscono le pene per i renitenti e pensano alla chiusura dei confini per impedire la fuga agli arruolabili.

Al patriarca ortodosso Kirill, che promette la cancellazione dei peccati per chi muore in Ucraina, il presidente ucraino Zelensky risponde chiedendo ai soldati russi di disertare una volta arrivati al fronte piuttosto che essere trattati come criminali di guerra alla fine del conflitto.

E mentre sul campo continuano gli attacchi su obiettivi civili, il consigliere per la sicurezza nazionale Usa Sullivan ribadisce che la risposta all'uso del nucleare da parte della Russia sarebbe decisa. Per scongiurare la catastrofe la Casa Bianca avrebbe inviato comunicazioni private a funzionari di alto livello all'interno del Cremlino. Proprio per oggi, intanto, il presidente della Bielorussia Lukashenko ha incontrato Putin a Sochi.

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