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Merkel chiede a Putin di intervenire con la Bielorussia sui migranti

10 nov 2021
@ebu.ch
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La Cancelliera tedesca Angela Merkel ha chiesto al presidente russo Vladimir Putin di intervenire con la Bielorussia sulla situazione dei migranti al confine di quel paese con la Polonia. L'ufficio del Cancelliere ha affermato che la Merkel ha parlato al telefono con Putin e ha sottolineato il fatto che "la strumentalizzazione dei migranti contro l'Unione europea da parte del regime bielorusso è disumana e del tutto inaccettabile". Ha chiesto al presidente russo di esercitare la sua influenza sul regime di Minsk.

La Russia è uno stretto alleato del governo in Bielorussia. La Germania è una destinazione privilegiata per i migranti che arrivano nell'Unione europea. La lettura dell'appello diffuso dal Cremlino afferma che Putin "ha proposto di stabilire una discussione dei problemi sorti nei contatti diretti dei rappresentanti degli Stati membri dell'UE con Minsk". Ha anche detto che Putin e Merkel "hanno accettato di continuare la conversazione sulla questione".




Le autorità polacche hanno detto che gruppi di migranti hanno nuovamente cercato di entrare in Polonia dalla vicina Bielorussia. Nel frattempo, un leader dell'Unione europea era atteso a Varsavia per mostrare sostegno al paese membro dell'UE che affronta la pressione migratoria e una crisi umanitaria su un confine che costituisce anche il confine orientale dell'UE. Il ministero della Difesa polacco e la polizia locale hanno riferito che più gruppi di migranti hanno cercato di entrare nel paese tra la fine di martedì e l'inizio di mercoledì, ma tutte le persone che lo hanno fatto sono state arrestate.

Centinaia di migranti si sono accampati da lunedì sul lato bielorusso del confine, vicino al villaggio di Kuznica. Il ministero della Difesa polacco ha anche accusato le forze bielorusse di aver sparato in aria in una zona di confine dove i migranti catturati tra i paesi vicini hanno allestito un campo di fortuna. Il ministero ha pubblicato un video su Twitter con rumori di quelli che sembravano degli spari.




Per mesi c'è stata una forte migrazione di persone dal Medio Oriente che cercano di entrare in Polonia, Lituania e, in misura minore, in Lettonia, tutte situate al confine orientale dell'UE. I leader dell'UE accusano il regime del presidente bielorusso Alexander Lukashenko di aprire una nuova rotta migratoria verso l'Europa per creare instabilità in rappresaglia alle sanzioni imposte dal blocco al governo autoritario di Lukashenko.

L'UE ha imposto le sanzioni per una brutale repressione del dissenso interno a seguito della contestata elezione di Lukashenko al sesto mandato nell'agosto 2020. Intrappolati nell'aspra situazione di stallo politico sono stati migliaia di migranti, alcuni dei quali famiglie con bambini, che sono stati spinti avanti e indietro in una zona boscosa di paludi e torbiere. Sono già stati confermati otto decessi, ma la situazione diventa più micidiale man mano che le temperature scendono sotto lo zero durante la notte.






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