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Morte Soleimani: milioni a Teheran per il funerale. Trump minaccia di colpire i siti culturali iraniani

6 gen 2020
Morte Soleimani: milioni a Teheran per il funerale. Trump minaccia di colpire i siti culturali iraniani

Una folla di milioni di persone ha invaso le strade di Teheran e si sta concentrando all'università della capitale dove si terrà la cerimonia funebre per il comandante delle forze di Qods Qassem, Soleimani, ucciso in Iraq dalle forze statunitensi venerdì. A guidare le preghiere per il generale iraniano sarà Ali Khamenei, guida Suprema dell'Iran. "Anche se colpissimo tutte le basi Usa, o uccidessimo Trump o il suo ministro della Difesa, non sarebbe sufficiente a vendicare l'uccisione di Qassem (Soleimani). Solo l'espulsione degli americani dalla regione lo sarà". Lo ha detto il brigadiere generale Amir Ali Hajizadeh, comandante delle unità aerospaziali dei Pasdaran, durante i funerali.

Intanto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump rilancia la minaccia di colpire anche siti culturali iraniani in caso di rappresaglia di Teheran, nonostante si tratti di crimini di guerra. "A loro è consentito uccidere, torturare e mutilare la nostra gente e a noi non è consentito toccare i loro siti culturali? Non funziona così", ha detto il presidente, rientrato alla Casa Bianca ieri sera. Dopo il voto del parlamento iracheno sulla risoluzione non vincolante per l'uscita delle truppe americane dal Paese, Trump ha minacciato non solo "grandi sanzioni" ma anche di farsi restituire i soldi spesi per la base militare Usa. "Abbiamo lì una base straordinariamente costosa, costruirla è costato miliardi di dollari, ben prima che io mi insediassi. Non ce ne andremo a meno che non ci restituiscano i soldi", ha detto il presidente americano.

Intanto, la Camera Usa, controllata dai dem, voterà questa settimana una risoluzione sui poteri di dichiarare guerra per limitare eventuali azioni militari contro l'Iran da parte del presidente Donald Trump. Lo ha annunciato la speaker Nancy Pelosi in una lettera ai deputati, spiegando che l'aula introdurrà e voterà una risoluzione simile a quella presentata la scorsa settimana in Senato dal senatore dem Tim Kaine. I ministri degli Esteri dell'Unione europea si riuniranno invece venerdì prossimo a Bruxelles in un vertice straordinario per discutere della crisi in Iran e Iraq. Secondo quanto si apprende a Bruxelles, non è escluso che si discuterà anche della questione libica.


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