GUERRA IN UCRAINA

Nato: "Produrremo più munizioni per aiutare Kiev nella guerra"

Produrre più munizioni per sostenere Kiev. È la decisione presa dalla Nato e comunicata dal Segretario generale Stoltenberg. L'Europa riflette su un possibili invio di jet a Kiev, ma Berlino frena: “Presto per parlarne”. Sul fronte sanzioni, la presidente della Commissione Von der Leyen annuncia all'Europarlamento il decimo pacchetto contro Mosca da 11 miliardi di euro: per la prima volta colpiscono anche entità iraniane, comprese quelle legate alla Guardia Rivoluzionaria. Assicurato dunque il sostegno all'Ucraina, da cui – fanno sapere – arrivano progressi tangibili per l'adesione all'Ue. In visita a Kiev oggi il premier svedese Kristersson: “La Svezia – afferma – sostiene la creazione di una coalizione per le decisioni sulla fornitura di aerei da combattimento”.

“La situazione più delicata – spiega Zelensky alla fine dell'incontro – è a Bakhmut e Vuhledar, dove i soldati stanno resistendo e infliggendo il massimo delle perdite al nemico”. Sul campo di battaglia al momento sostanziale stallo, mentre, secondo il Financial Times, “i russi stanno ammassando caccia ed elicotteri al confine per sostenere la nuova offensiva”. E ieri gli Usa hanno identificato quattro aerei vicino all'Alaska. L'Onu lancia un appello per la raccolta di oltre 5 miliardidi dollari in aiuti umanitari da destinare agli ucraini. Per l'Alto rappresentante Borrell “bisogna fare di più per aiutare Kiev a vincere e il conflitto si deciderà tra la primavera e l'estate. Dovremo anche pensare al dopoguerra – aggiunge – con la ricostruzione del Paese. Avremo bisogni di nuovi leader in Russia, che magari aiutino la riconciliazione”. Ma “la politica dell'Occidente – avverte il ministro degli Esteri russo Lavrov – sta raggiungendo un punto di non ritorno”.

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