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Onu, Guterres: "La campagna di immunizzazione è la più grande prova morale del nostro tempo"

A un anno dalla dichiarazione di pandemia da Covid, da parte dell'OMS, parla il Segretario generale ONU, Guterres guardando con fiducia alla campagna di vaccinazione

di Annamaria Sirotti
12 mar 2021

“12 mesi trascorsi in uno tsunami di sofferenze, ma l'arrivo del vaccino è la luce in fondo al tunnel”. Il Segretario Generale dell'ONU, Antonio Guterres ricorda così un anno di emergenza sanitaria – era infatti l'11 marzo 2020 quando l'Organizzazione Mondiale della Sanità elevò la classificazione del Covid 19 da epidemia a pandemia. Guarda alle vite perdute, “troppe” – dice – ma anche all'economia mondiale e alle società stravolte dal virus; nonché alle diseguaglianza che si sono approfondite, quando dice: “I più vulnerabili sono rimasti indietro''.



Insieme, gli sforzi enormi compiuti dal mondo per adattarsi a vivere con le nuove modalità dettate dall'emergenza, nel rispetto del distanziamento sociale. In particolare, Guterres rende omaggio all'impegno degli operatori sanitari "per la loro dedizione e sacrificio, nonché a tutti gli altri lavoratori essenziali che hanno permesso alle società di funzionare". Ma omaggio anche a tutti coloro – scrive - “che hanno resistito ai negazionisti e alla disinformazione e che hanno seguito i protocolli scientifici e di sicurezza". Poi la sfida globale della vaccinazione, evidenziando l'impegno senza precedenti per sviluppare i vaccini, ricordando il progetto COVAX, per portarli anche nei paesi a basso reddito. "La campagna globale di immunizzazione è la più grande prova morale del nostro tempo" – conclude - ''ora è essenziale rilanciare l'economia tutti insieme per tornare, tutti insieme, a ciò che amiamo''.




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